Il ponte ciclopedonale sul fiume Tordino, che collega i territori di Giulianova e Roseto, rischia di fare la fine della struttura in legno sul Vibrata.
Nonostante le ripetute segnalazioni di cittadini e più recentemente di turisti che ogni giorno attraversano il ponte, non è stato ancora eseguito alcun intervento di manutenzione. E così le assi in legno, soprattutto sulla rampa di accesso lato mare, versante Giulianova, continuano a sgretolarsi sotto l’azione incessante dei tarli.
Interi pezzi di legno lamellare letteralmente divorati dal parassita che sta sbriciolando anche parte delle strutture principali che sormontano la passeggiata in legno. E a peggiorare la situazione anche la folta vegetazione che penetra all’interno del legno marcio favorendo l’azione dei tarli.
Da quando è stato inaugurato, nel luglio di 12 anni fa, il ponte in legno, considerato uno dei più lunghi d’Europa, non è stato mai sottoposto ad interventi di manutenzione. In una sola circostanza, 4 anni fa, i Comuni di Giulianova e di Roseto fecero riverniciare le assi. Ma la competenza è della Provincia che non ha mai stanziato fondi per interventi antiparassitari. La situazione sta degenerando a vista d’occhio.
Mancano anche alcuni punti luce per via dell’azione dei vandali che hanno distrutto alcuni fari lanciando contro dei sassi. In passato i sindaci di Giulianova e Roseto avevano sollecitato un intervento degli organi competenti. Anche perché attualmente con una spesa contenuta è possibile sostituire le parti danneggiate.
Bisogna intervenire in fretta, prima che accada l’irreparabile costringendo poi Provincia e Regione a finanziare un’opera di manutenzione straordinaria con la sostituzione dell’intera struttura in legno.