Teramo. Cosa riserva il futuro per i dipendenti della Tercas, dopo il Commissariamento deciso dalla Banca d’Italia? È quanto si chiede il Sinalp Teramo, la Confederazione Sindacale Nazionale Autonoma dei Lavoratori e dei Pensionati, che esprime forti preoccupazioni.
“Dovendo rinunciare al premio di rendimento (l’ultimo bilancio denuncia una perdita di 9milioni di euro)” si legge nella nota “i dipendenti rischiano il posto di lavoro a seguito della probabile ristrutturazione. Il nuovo direttore Mario Pilla ha ribadito che la banca non è un agenzia immobiliare e che le garanzie fondate sugli immobili non rientra nel loro modo operandi, ma forse qualche operazione in meno sulla finanza ‘creativa’ e più mutui e crediti alle piccole attività locali invece di concedere alcune decine di milioni di euro ad immobiliaristi da cui non potrà avere immobili a copertura del debito, non avrebbe determinato l’attuale situazione”.
Il Sinalp, poi, manifesta preoccupazione per “lo sciacallaggio dei grandi gruppi bancari che si aggirano come avvoltoi in cerca di facili prede”, sostenendo inoltre che, “è anche il momento dell’avvicendamento politico. Noi auspichiamo che il gruppo rimanga locale, che il commissario, per ovvie ragioni, riduca al minimo la sua presenza, che la politica faccia un passo indietro, altrimenti si potrebbe creare un oligopolio bancario sbilanciando gli assetti socio/politici a danno della democrazia partecipativa. Il nostro sindacato sarà attento e vigile, monitorerà costantemente l’operato dei deputati al commissariamento tutelando i lavoratori bancari sotto tutti i punti di vista”.