Tortoreto. Il Comune di Tortoreto dovrà riscrivere, in parte, il piano demaniale marittimo, adottato nel 2005 e approvato, in maniera definitiva nel 2007.
E’ questo l’effetto pratico di una recente sentenza del Tar de L’Aquila che ha accolto il ricorso presentato dal Villaggio Salinello, che in sede di osservazioni al nuovo strumento di pianificazione dell’arenile, tutt’ora vigente, aveva chiesto di poter fruire di una deroga per un fronte mare in misura tale da rispettare gli standard della normativa regionale, che fissa parametri ben precisi tra unità abitative e gli spazi sull’arenile da destinare agli ombreggi (16 metri quadrati per ogni unità abitativa. Il Salinello ne dispone di 960). In sede di esame delle osservazioni al piano demaniale, in realtà, l’allora amministrazione civica aveva in parte accolto l’osservazione della proprietà dei villaggio turistico, riconoscendo i presupposti per concedere la deroga alla concessione demaniale, in considerazione della ridotta profondità dell’arenile, per via dei fenomeni erosivi, ma anche dalla riduzione di utilizzo per la realizzazione della pista ciclabile di collegamento con il ponte in legno sul Salinello. L’accoglimento parziale, però, come sostenuto dai giudici, non soddisfa gli standard previsti, anche perché l’ente a suo tempo aveva giustificato l’ampliamento, fino al confine nord del campeggio, come “una non meglio specificata scelta equilibrata”. Da qui, dunque, una sorta di disparità di trattamento con altri concessionari, anche perché a nord della stessa concessione ci sarebbe stato lo spazio per concedere un ulteriore ampliamento. Ragionando in termini numerici, il Salinello aveva chiesto di poter fruire di un tratto di spiaggia pari a 15.360 metri quadrati, mentre la disponibilità accordata alla struttura turistica, dopo il parziale ampliamento è di 6860 metri quadrati. Alla luce di questa considerazione, il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso, annullando gli atti relativi alla vicenda (parziale accoglimento delle osservazioni e approvazione definitiva del piano spiaggia), ordinando di riflesso al Comune di concedere alla proprietà del Salinello, la quota mancante di arenile. Contestualmente, l’ente è stato condannato anche a farsi carico delle spese processuali, pari a 2500 euro.