In particolare è la possibile individuazione del sito nelle vicinanze della costa, piuttosto che ribadire il ruolo fondamentale che deve avere la città capoluogo, così come una strana rassegnazione verso quella che sembra essere una decisione già presa, lascia sgomento il presidente.
Di seguito la lettera integrale inviata alla nostra redazione.
“Egregio Direttore,
come cittadino teramano ed in qualità di Presidente dello scrivente Comitato di Quartiere ho aderito con entusiasmo e con spirito di collaborazione all’incontro, tenutosi a Teramo il 09/06/2917, sul tema “Diritto alla salute e nuovo ospedale”. La trattazione dell’argomento è stata molto apprezzata dai presenti perchè, oltre a discutere su come migliorare la qualità dei servizi sanitari, ha affrontato il tema del ruolo di Teramo, città capoluogo, in un futuro assetto provinciale della sanità. Sono stati illustrati molto dettagliatamente e semplicemente quali sono i motivi storiografici, demografici e territoriali che farebbero propendere per una collocazione su Teramo del nuovo ospedale.
Mi ha colpito negativamente l’assenza della politica teramana; dei tanti invitati (parlamentari, consiglieri regionali, presidenti di Enti pubblici, ecc) erano presenti solamente il manager Asl dott.Fagnano ed il sindaco del Comune di Teramo, peraltro per pochi minuti. L’intervento di entrambi è stato molto apprezzato dalla platea. Visto il tema così importante per il futuro di Teramo e del suo retroterra, mi sarei aspettato che numerosa fosse stata la presenza dei rappresentanti istituzionali.
Tra l’indifferenza quasi generale sta, invece, passando la rassegnazione che la collocazione del nuovo ospedale debba avvenire in prossimità dei Comuni rivieraschi. La città di Teramo, capoluogo di provincia, sta ancora una volta giocando un ruolo da “cenerontola”. E’ stato avvilente assistere ad uno spettacolo così particolare per la mancanza di un dibattito politico (tra rappresentanti istituzionali) sul ruolo che Teramo debba assumere nel contesto territoriale provinciale. Invece, alcuni Comitati di Quartiere, che hanno giustamente inteso partecipare all’evento, hanno giustamente rivendicato le giuste e sacrosante ambizioni della città.
Una domanda è d’obbligo: ma veramente si vuole salvare la città dal declivio culturale, economico e sociale? Qualche dubbio balena nella mia mente;
occorre reagire all’idea che Teramo possa essere barattata per futili interessi particolari.
Con osservanza
Il Presidente
Bucciarelli Domenico”