La disposizione è arrivata dal ministro dell’Economia e delle Finanze che, con decreto del 30 aprile 2012, su proposta della Banca d’Italia, ha deciso lo scioglimento degli organi con funzioni amministrative e di controllo del noto istituto di credito teramano.
A scatenare il tutto le risultanze di una serie di accertamenti ispettivi di vigilanza, disposti anche a seguito del coinvolgimento della Tercas in un procedimento penale della Procura di Roma relativo a un fallimento di un gruppo immobiliare, che avrebbero fatto emergere pesanti irregolarità operative e “l’inadeguatezza degli assetti di governante e dei controlli interni”.
Nominati Riccardo Sora quale Commissario straordinario (come già accaduto per Banca Carim) e Antonio Blandini, Silvano Corbella, Alessandro Portolano quali componenti del Comitato di sorveglianza. Gli organi, che si insediano proprio oggi, opereranno sotto la supervisione della Banca d’Italia e, come sottolineato nella nota, “adotteranno tutte le misure necessarie a garantire la regolarizzazione dell’attivitá aziendale e la piena tutela dei depositanti e di tutti i clienti di Tercas. La clientela può quindi continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività”.
Lino Nisii. “ Ritengo opportuno e doveroso segnalare ai clienti e ai risparmiatori che l’istituto è in assoluta sicurezza” rassicura in una nota il presidente di Banca Tercas, “ e nulla, quindi, debbono temere. Sottolineo, inoltre, che la gestione commissariale sotto il diretto controllo della Banca d’Italia offre la più ampia garanzia di salvaguardia della grande realtà che Banca Tercas Spa da decenni ha rappresentato nel territorio abruzzese”.
Sulla vicenda c’è anche una nota della Fondazione Tercas: ” Preso atto di tale provvedimento ribadisce la propria totale fiducia nella solidità patrimoniale della Banca e nella elevata capacità dei suoi dipendenti.Ribadisce altresì il proprio impegno ad adottare ogni provvedimento necessario o utile a tutela del personale, della clientela della Banca e del suo radicamento sul territorio”.
Il commento di Robert Verrocchio, segretario provinciale del Pd. “Le istituzioni e i partiti ora devono fare quadrato per difendere al meglio le esigenze del nostro territorio. In attesa di conoscere meglio le ragioni di una decisione così forte, siamo fiduciosi che i commissari nominati da via Nazionale sappiano ascoltare le piccole imprese della nostra provincia, i cittadini e i dipendenti della Tercas, soprattutto in un periodo di credit crunch come quello attuale. La Tercas in questi anni è stata una realtà che ha fatto tantissimo nel contribuire alla crescita del nostro territorio e tale speriamo possa rimanere. In una situazione come quella attuale dove gli imprenditori e i cittadini hanno sempre più difficoltà nell’accedere al credito, è imprescindibile che la Tercas dia ossigeno alle necessita di sviluppo della provincia di Teramo e non solo, e che gli sportelli che anche nelle cittadine più piccole hanno rappresentato e rappresentano dei veri e propri sportelli per lo sviluppo rimangano tali. Sono circa 40 mila le imprese, che insieme alle migliaia di famiglie del territorio che oggi hanno difficoltà ad accedere al credito. È a loro che dobbiamo guardare. Istituzioni e politica dovranno adesso vigilare perché la Tercas mantenga e perseveri anche in questo periodo di difficoltà nella sua mission di accesso al credito per i cittadini e le piccole e medie imprese del teramano. In questo momento i partiti dovranno avere la loro parte di responsabilità – ha concluso il segretario provinciale del Pd – affinché nessun interesse di parte aggiunga problematiche in un momento delicato come questo”.