Non c’è alcun rischio che il posto di polizia ferrovia di Giulianova possa essere soppresso.
Le voci circolate nelle ultime settimane sono state spazzate via dopo che il sindaco Francesco Mastromauro ha avuto una serie di colloqui con organi competenti per sapere cosa ci fosse di vero.
“Chi non dimentica il rischio, sempre incombente, di un depotenziamento delle strutture deputate alla sicurezza pubblica e si attiva, avrà sempre il mio sostegno”, dice il primo cittadino, “E non importa a quale schieramento appartenga perché, come sempre ho detto, su questioni fondamentali come la sanità, o in questo caso la sicurezza, non debbono esistere divisioni di scuderia. D’altronde già tre anni fa io e il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi avevamo fatto fronte comune sulla medesima questione. E nel dicembre 2014 il consigliere regionale Giorgio D’Ignazio aveva raccolto il mio invito alla mobilitazione sul rischio soppressione del posto Polfer presentando una risoluzione urgente in Consiglio regionale”.
Parole importanti quelle di Mastromauro, soprattutto in relazione all’impegno assunto dal governatore Luciano D’Alfonso, su iniziativa presa dal consigliere regionale Giorgio D’Ignazio nel recente Question time, di scongiurare, mediante un incontro programmato con il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia, la chiusura del posto di Polizia Ferroviaria di Giulianova e della Sezione Polizia Postale di Teramo, quest’ultima inserita tra le 54 destinate a scomparire.
“Tuttavia”, aggiunge, “mi risulta da fonte attendibile come il Posto di Polizia Ferroviaria di Giulianova, che pure inizialmente era destinato alla soppressione prevedendosi il suo declassamento a mero punto di appoggio, quindi privo di personale in servizio permanente, rimarrà invece pienamente operativo. Anche in virtù del fatto che grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale pure quest’anno faranno scalo nella nostra stazione i Frecciabianca, con rilevante presenza di passeggeri in partenza e in arrivo”.
Era stato proprio il sindaco Mastromauro, dopo una iniziale presa di posizione sulla questione risalente addirittura al 10 settembre 2009, a sollevare per primo, il 5 marzo del 2014, il problema della chiusura, prevista nei piani del Viminale, di numerosi presidi della Polizia di Stato tra i quali il Posto di Polizia di Ferroviaria di Giulianova e la Sezione Polizia Postale di Teramo.