I carabinieri del NAS di Pescara hanno arrestato ieri sera un 27enne teramano (generalità non fornite) per commercializzazione di farmaci dopanti.
Tutto nasce da un controllo alla circolazione stradale da parte dei carabinieri della stazione di Pescara Scalo, avvenuto lo scorso pomeriggio. I militari fermano per un controllo un’utilitaria con un teramano a bordo, di grossa corporatura.
Da un’ispezione nel veicolo, vengono individuate alcune confezioni di farmaci anabolizzanti, tra i quali il trenbolone e il testosterone. Il 27enne, frequentatore di palestre, non fornisce però secondo i militari motivazioni plausibili circa il possesso di un così cospicuo quantitativo di sostanze anabolizzanti.
Intervengono in supporto gli Ispettori Antidoping in servizio al NAS di Pescara che, da subito, accertano che tutti quei farmaci, provenienti peraltro da circuiti esteri ed illegali, non potessero essere per uso personale. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro, ma i carabinieri del Nas, diretti dal maggiore Domenico Candelli, non si sono fermati.
Il ragazzo è stato infatti seguito fino al parcheggio di un supermercato. Lì, sempre secondo la ricostruzione dei militari, si sarebbe avvicinato ad un veicolo e consegnato un sacchetto al conducente.
A quel punto è scattato nuovamente il controllo dei carabinieri. Il Nas, coadiuvato da un equipaggio del radiomobile dei carabinieri di Pescara, perquisisce i due. Vengono trovate così alcune centinaia tra fiale e pasticche di sostante farmacologicamente attive ad azione dopante e anabolizzante: trenbolone, testosterone e ormone della crescita.
Il teramano viene arrestato per il reato di commercializzazione di farmaci dopanti attraverso canali diversi da quelli ufficiali, così come prevede la normativa antidoping. Nel veicolo dell’acquirente, un professionista in arti sanitarie del pescarese, i militari individuano altre sostanze: occultati sotto un tappetino, c’erano confezioni di farmaci dopanti, tra cui alcune fiale di nandrolone, per il quale scatta poi una segnalazione all’Autorità giudiziaria.
Il NAS di Pescara rammenta, anche nei frequenti incontri avvenuti con gli alunni delle scuole superiori, che “il doping, particolarmente diffuso fra i giovani, specie in vista della stagione estiva quando, per un fisico chimicamente palestrato, si è disposti a tutto, può mettere seriamente in pericolo la salute, oltre a far incorrere in reati con pene molto severe”. ?