L’assoluzione è stata richiesta anche dal pm di udienza Andrea De Feis dopo che una perizia aveva praticamente ribaltato il processo.
Secondo la ricostruzione della procura, con fascicolo del pm Irene Scordamaglia, la ragazza, dai 14 anni e per sette lunghi anni, sarebbe stata costretta a praticare rapporti orali al padre, sotto minaccia di morte.
La ragazza era stata chiamata anche a testimoniare nel corso dell’istruttoria, confermando le accuse a carico del padre. Poi una perizia ha evidenziato come, in quello sperma raccolto dalla ragazza e messo in una scatoletta a dimostrazione delle violenze, ci fosse del lubrificante. Particolare che ha richiamato all’abitudine dei genitori, del Kosovo, di utilizzare i preservativi e di gettarli poi nel cestino.
La ragazza, adesso maggiorenne, avrebbe forse accusato falsamente il padre per paura di essere mandata in Kosovo a sposarsi prima dei 18 anni. Da qui l’assoluzione da parte del collegio difensivo presieduto da Flavio Conciatori.