Omicidio Mazza, ergastolo per Romano Bisceglia

romano_biscegliaTeramo. Ergastolo con isolamento diurno per Romano Bisceglia, l’uomo accusato di aver ucciso e fatto a pezzi Adele Mazza.

È quanto deciso dalla Corte d’Assise di Teramo, presieduta dal giudice Giovanni Cirillo, a latere Ileana Ramundo, che ha dunque accolto la richiesta del pm Roberta D’Avolio che chiedeva il massimo della pena. Respinta, invece, la richiesta della difesa dell’uomo, che ne chiedeva l’assoluzione.

Su Romano Bisceglia pesavano molti indizi, primo dei quali il suo Dna rinvenuto sul nastro adesivo che chiudeva una delle buste nelle quali erano stati gettati i pezzi del cadavere della donna, assassinata i primi di aprile di due anni fa. I resti di Adele Mazza furono poi gettati lungo la scarpata di via Franchi. Secondo l’accusa la donna fu prima tramortita in casa dello stesso Bisceglia (distante circa 400 metri dal luogo del ritrovamento del corpo), poi strangolata e il suo corpo lavato in bagno. In seguito il cadavere è stato depezzato.

Secondo quanto emerso, le tracce ematiche ritrovate in bagno e su uno degli anfibi dell’uomo apparterrebbero senza ombra di dubbio ad Adele Mazza. Nel momento del primo sopralluogo in casa dell’uomo, inoltre, avvenuto intorno alle 2 del mattino successivo al ritrovamento del cadavere, i carabinieri avrebbero riscontrato una evidente pulizia del bagno, con due mocio lasciati all’interno della vasca, privi però dei relativi secchi. Proprio un secchio dello stesso tipo fu usato per contenere un arto della vittima.

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