“Un sogno diventato realtà”. Con un pizzico di commozione niente affatto trattenuto il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, ha presentato questa mattina così la nuova scuola realizzata grazie al contributo di Ikea, dopo il sisma dello scorso ottobre.
Una struttura che, in soli 45 giorni, ha realizzato quello che è stato definito un vero e proprio “miracolo”, grazie ad una pragmatica collaborazione tra pubblico e privato che ha consentito la nascita di un nuovo edificio scolastico dopo la dichiarazione di inagibilità di quello esistente.
“Ripartire dalla scuola per contrastare lo spopolamento” è stata l’idea guida del progetto che ha visto un lavoro proficuo, fianco a fianco, di Comune, Protezione Civile, Ministero e azienda privata.
Fitta la partecipazione di autorità che hanno partecipato all’inaugurazione, insieme a D’Alonzo, a diversi sindaci della zona, alla dirigente dell’istituto comprensivo Montorio-Crognaleto, Elisabetta Magno e all’amministratore delegato di Ikea Italia, Beélen Frau: dal presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, all’onorevole Giulio Sottanelli, dal presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, al sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, Vito De Filippo alla sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi.
Una scuola sicura con prestazione sismica di classe IV, ecocompatibile, a basso consumo energetico e soprattutto bella che, in meno di due mesi, ha preso vita grazie alla sensibilità di un’azienda come la Ikea e soprattutto dei suoi 7 mila dipendenti che hanno voluto donare parte del loro regalo natalizio per realizzare qualcosa di concreto e duraturo per le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto.
Era stata la Protezione civile, infatti, ad individuare uno dei territori più bisognosi e, in pochissimo tempo si è subito messa in moto la macchina burocratico-amministrativa che ha consentito l’individuazione dell’area, la realizzazione del progetto e l’esecuzione della prima scuola abruzzese post terremoto.
Il legno, i colori, le vetrate e i volumi puliti, tratti tipici dell’azienda scandinava, insieme alla cura nei minimi dettagli, sono stati molto apprezzati dagli studenti che già dai prossimi giorni potranno cominciare a svolgervi alcune attività. Una sessantina gli alunni che frequenteranno la scuola, dalla materna alle elementari e medie, che da settembre potranno utilizzare pienamente la nuova struttura, dedicata ad Alfredo Quaranta, per il nuovo anno scolastico.
“La dimostrazione”, ha aggiunto D’Alonzo, “di come sia possibile realizzare, con una filiera delle istituzioni che funziona, una struttura permanente, sicura e bella in poco tempo”.
Un esempio, dunque, che parte dal piccolo centro montano ma che potrebbe davvero diventare il modello di ricostruzione in tutte le aree colpite dal terremoto, anche laddove sarà necessario cominciare a lavorare per la realizzazione di nuovo poli scolastici.
Di seguito l’intervento integrale del sottosegretario Boschi