Lavori eseguiti per una ditta di autotrasporti su cui il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Teramo ha posto l’attenzione perché, per l’accusa, sarebbero inseriti in quel presunto giro di corruzione che la procura ha delineato a carico della dirigente comunale e di suo marito, corruzione che vede coinvolti per chi indaga anche imprenditori e professionisti della provincia.
Entro il weekend sono attesi gli interrogatori di chi si trova in carcere (Mastropietro, il marito Stefano Di Filippo, oltre ai fratelli imprenditori Massimiliano ed Andrea Scarafoni). I restanti quattro invece potrebbero comparire davanti al gip la prossima settimana.
L’eco della vicenda intanto non si ferma: il Movimento 5 Stelle ha intenzione di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Francesco Mastromauro.