Che fine ha fatto la progettazione del Comune di Teramo relativa al quartiere Cona? È questa la domanda che il Comitato di Quartiere Cona di Teramo torna a sollevare dopo mesi di un silenzio che il suo presidente, Domenico Bucciarelli, non stenta a definire ‘assordante’.
Oggetto della questione è il finanziamento pubblico di 5 milioni di euro al quale il Comune di Teramo è stato ammesso nel 2007 a favore di un progetto, denominato appunto Contratto di Quartiere Cona, che si proponeva la riqualificazione urbana di un’area nel contesto della fornace Scimitarra.
“Ad oggi – spiega Bucciarelli – mentre sono state completate le costruzioni di edilizia convenzionata da parte di un partner privato, per la parte pubblica è stato solamente realizzato il prolungamento del Parco Fluviale del Tordino, peraltro assai criticato, per l’importo di 271 mila euro”. Gli interventi più importanti, invece, consistenti nel percorso pedonale attrezzato e nella riqualificazione dell’area ex fornace, non sono ancora iniziati, benchè siano trascorsi ormai ben dieci anni dal decreto ministeriale di finanziamento.
“Di fatto – continua il presidente – è accaduto che il Comune di Teramo, anche se ha percepito una somma maggiore rispetto agli altri capoluoghi di provincia, risulterebbe l’unico Ente che non ha provveduto a realizzare il progetto”. Una stranezza sulla quale il Comitato di Quartiere non può non porre la lente di ingrandimento, soprattutto perché “c’è il rischio che la somma impegnata e non spesa ritorni al Ministero delle Infrastrutture. In realtà, noi abbiamo più volte ed inutilmente sollecitato il sindaco del Comune di Teramo, oltre ad informare la Corte dei Conti Regionale e l’Anac, ad un incontro perchè siano conosciute le ragioni del grave ritardo, anche in relazione allo stato di abbandono dell’area e dei rischi sanitari connessi. Sono state inoltre avanzate, senza successo, richieste di accesso agli atti”.
Il Comitato di Quartiere però non intende mollare. Di recente, infatti, ha anche interessato del caso l’apposita Commissione Consiliare di Garanzia per conoscere e rispondere a una serie di interrogativi. Quante sono le somme messe a disposizione negli anni a favore del Comune di Teramo? Qual è l’importo delle risorse utilizzate ad oggi? E le disponibilità finanziarie ad oggi disponibili? “Non si può far finta di nulla – conclude il Comitato – E’ un silenzio che lascia immagine tante cose. Come completo disinteresse nei nostri confronti. Se non è così, allora il Comune dovrà pur risponderci”.