Tortoreto, ufficio ragioneria: trovati assegni nel faldone delle fatture

tortoreto_comuneTortoreto. Diciassette assegni bancari, intestati al Comune, riposti nel faldone riservato alle fatture di vendita dell’ente. Titoli di credito per oltre 45mila euro conservati, forse in maniera inusuale, nell’ufficio ragioneria.

Assegni dell’importo di quasi 3mila euro ciascuno relativi alla vendita dei buoni pasto, per la refezione scolastica degli alunni delle materne, che vengono incassati attraverso la distribuzione tra i genitori da alcune cartolibrerie cittadine. Gli assegni, non datati, nei giorni scorsi, sono stati rinvenuti all’interno dell’ufficio ragioneria del Comune di Tortoreto (durante le verifiche contabili in corso), forse laddove non dovevano trovarsi. Nulla di penalmente rilevante, sia chiaro, ma gli interrogativi che si sono posti in molti (in primis i componenti della speciale commissione d’inchiesta, nominata dopo la vicenda giudiziaria che investe l’ex funzionario Pasqualino Saccuti), sono diversi. Cosa ci facevano gli assegni nel faldone delle fatture di vendita dell’ente? Perché non si trovavano in cassaforte, dove magari era più giusto che fossero, e perché non erano stati versati in banca? Interrogativi che magari, nelle prossime settimane, potranno essere chiariti, fermo restando che la cosa a tanti è suonata strana, soprattutto alla luce delle vicenda giudiziaria e di quelli che, sarebbero, i primi riscontri della speciale commissione consiliare d’inchiesta. Sul lavoro della quale, come è ovvio, c’è il più assoluto riserbo. Potrebbe anche trattarsi di una pratica normale, anche se qualche dubbio resta. In ogni caso, i 17 assegni bancari, intestati al Comune di Tortoreto, sono stati versati nel conto dell’ente.

 

 

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