Sant’Egidio, automobilista ubriaco cerca di corrompere i carabinieri e viene arrestato

carabinieri_notturnaSant’Egidio alla Vibrata. Per evitare l’ennesimo ritiro di patente, con relativa confisca dell’auto, prima cerca di corrompere il maresciallo dei carabinieri, poi arrivano le offese e le minacce di morte. Ha terminato la sua notte brava in una cella di sicurezza, Luca Tempera di 35 anni, commerciante di Folignano, che la scorsa notte è stato arrestato dai carabinieri di Sant’Egidio con le accuse di istigazione alla corruzione, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale.

 

Il commerciante marchigiano, durante la notte, è stato prima notato e poi fermato mentre si aggirava per le vie cittadine percorrendo la strada in contromano con la sua Alfa 145. L’uomo era in evidente stato di ebbrezza, circostanza questa confermata poi dall’etilometro, che ha stabilito che la quantità di alcool nel sangue, era 5 volte superiore ai limiti di legge (pare che all’esercente ascolano, in quattro occasioni, gli era già stata ritirata la patente sempre per lo stesso motivo). Tempera è stato accompagnato in caserma per le procedure del caso, ma a quel punto il commerciante pur di evitare le conseguenze (la confisca dell’auto), ha cercato di offrire denaro al comandante della stazione, il maresciallo Mario De Nicola, che ovviamente ha declinato. Il 35enne, non pago, avrebbe cominciato ad inveire e minacciare i carabinieri presenti in caserma. Comportamento che non ha fatto altro che peggiorare la sua situazione, visto che il 35enne è stato arrestato. Questa mattina, l’arresto del commerciante è stato convalidato e il giudice, in attesa del processo, ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di firma davanti alle autorità di polizia giudiziaria due volte al giorno.

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