Atri. A distanza di una settimana, torniamo a parlare del tetto della palestra Uliano Bargiglione, della scuola elementare di Atri, crollato lo scorso 13 febbraio, probabilmente sotto il peso della neve che ha colpito, violentemente, la cittadina ducale.
Le immagini descrivono una situazione che ha creato una certa preoccupazione tra la comunità atriana, alle prese con i pensieri di ciò che sarebbe potuto succedere. Fortunatamente, infatti, la scuola e la palestra, in quei giorni, erano deserte: l’Amministrazione Comunale aveva disposto la sospensione delle attività scolastiche e sportive (lì si allenavano anche diverse società, tra cui l’Atri Volley) e questo è di sicuro motivo di sollievo. Ma cosa è successo al tetto che, d’improvviso, si è trasformato in un ammasso di macerie?
Quel giorno sul posto erano intervenuti i tecnici del Comune per effettuare i primi rilievi e l’assessore comunale allo Sport, Umberto Italiani, aveva spiegato che “secondo una prima ricognizione a cedere era stata la prima trave posta all’ingresso della palestra. Dovremo accertare quale sia stata la reale causa del crollo, anche se le nevicate di questi giorni hanno avuto sicuramente un ruolo rilevante e per questo i danni rientreranno nel conto complessivo dell’emergenza”. Lo stesso assessore aveva spiegato che il tetto della palestra era già stato oggetto di lavori di impermeabilizzazione, ma è possibile che le infiltrazioni presenti prima abbiano causato delle lesioni interne, che con la neve si sono amplificate.
Fortunatamente, il danno non ha colpito e ferito nessuno. Oggi, col senno di poi, e guardando le immagini, si può tirare un sospiro di sollievo. Ma gli atriani vogliono sapere: è tutta colpa della neve? Solo il tempo, e analisi accurate, potranno dirlo.
Marina Serra
Foto concesse da Vittorio D’Alberto