Teramo, protesta tir: carburante alle stelle

benzinaiTeramo. Quello di oggi in fondo è soltanto il primo giorno del maxi sciopero annunciato dai trasportatori italiani. Ma i problemi sembrano già essere emersi in tutta la loro evidenza.

Primo fra tutti l’allarme carburante, che potrebbe esaurirsi come già successo in alcune regioni d’italia e che, per questo, in serata ha fatto riempire le stazioni di servizio del teramano aperte “in notturna”.

Un vero e proprio assalto ai distributori in cerca di gasolio utile agli spostamenti nei prossimi cinque giorni. A caratterizzare il panorama in città lunghissime file di automobili disposte a pagare, per estrema necessità, anche due euro al litro. Perché a tanto ammonta il prezzo del carburante in alcune stazioni di servizio della zona che probabilmente, sprezzanti della crisi che sta mettendo in ginocchio il Paese, hanno intravisto anche nella manifestazione dei trasportatori la possibilità di un facile guadagno.

Ma una delle ragioni a muovere la protesta non era forse il costo del gasolio? Una voce di spesa divenuta eccessiva e gravosa per le tasche di tutti, nessuno escluso. Sebbene opinabile, la posizione dei trasportatori in merito è chiara: si chiede al Governo di imporsi con le compagnie petrolifere perché il gasolio costi finalmente meno, con tutto ciò che ovviamente ne può conseguire. Un trasporto esoso comporta, infatti, un naturale aumento dei costi delle merci che gli stessi tir garantiscono nei negozi e nei supermercati italiani. E allora forse non stride l’atteggiamento miope dei benzinai, che, incuranti di questo “effetto domino”, continuano a non vedere più in là del proprio naso?

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