Pineto. La fine del 2011 si avvicina e, come da tradizione, arriva il tempo dei bilanci, delle riflessioni su quanto ci circonda, sul vissuto quotidiano di ognuno. Ma è anche il tempo delle speranze, per un nuovo anno diverso, migliore magari. E dei buoni propositi. Tutto questo è contenuto che nella lettera inviata al nostro giornale da un cittadino pinetese, che pubblichiamo di seguito.
“Vivo da tanti anni a Pineto e forse mai come in questi ultimi tempi, parlando con la nostra gente, si percepisce in modo alquanto pesante un senso di preoccupazione, di smarrimento così forti che non si può non notarli.
I tristi fatti di sangue avvenuti nel 2011, gli altri brutti episodi di cronaca con i quali purtroppo conviviamo, si sovrappongono alla crisi economica, alle incertezze per il futuro. Oltre a questo, troppe volte, cresce la sensazione di sfiducia nell’aiuto delle istituzione a tutti i livelli; si è disillusi rispetto alla loro capacità di dare risposte adeguate ai nostri problemi.
Sembra tutto bloccato, paralizzato.
Guardandomi attorno, però, non posso non notare anche la bellezza del nostro paese con tutte le sue ricchezze. Il nostro mare, la nostra pineta che tutti ci invidiano, ma anche, e soprattutto i nostri meravigliosi giovani con tante idee, tanta voglia di fare qualcosa di nuovo, pieni di potenzialità che aspettano solo di essere attivate.
Abbiamo un meraviglioso territorio, abbiamo il turismo, le industrie, una bellissima rete commerciale, davvero non ci manca niente per essere un grande paese.
Penso che tutti, istituzioni e semplici cittadini, dobbiamo ritrovare la voglia e la forza di fare e di dare di più per crescere tutti insieme, e le ristrettezze economiche non possono essere un alibi per non muoversi, per non tornare a pensare.
Pineto può essere molto più di quello che oggi vediamo. Non punto il dito contro nessuno. Tutti possiamo fare la nostra parte, anche solo quando ci incontriamo, impostando le nostre conversazioni in modo diverso, lasciando da parte le lamentele, le doglianze, le critiche ma parlando in tono costruttivo, parlando di ciò e che merita di essere trattato, di considerare i problemi come opportunità di veder nascere qualcosa di nuovo, di essere orgogliosi di essere di Pineto.
Buon 2012 a tutti i miei concittadini“.
Lettera firmata