Provincia di Teramo, fondo produttività: sottoscritto l’accordo per personale e dirigenti

provincia_teramo__via_milliTeramo. E’ stato sottoscritto ieri, da tutte le rappresentanze sindacali, l’accordo per la distribuzione delle risorse che compongono il Fondo per il personale e quello per la dirigenza della Provincia di Teramo.

Si tratta di un accordo biennale, valido per il 2011 e il 2012, che garantisce un sostanziale equilibrio fra le risorse da destinare ad alte professionalità e posizioni organizzative e quelle destinate al resto del personale anche se, le risorse generali del Fondo, risultano ridotte a causa degli adeguamenti normativi.

“In considerazione della grave situazione economica in cui versa il Paese” spiega il presidente Valter Catarra “si è deciso di chiedere un sacrificio ai dipendenti che hanno un livello retributivo più alto cercando di mantenere un equilibrio fra queste risorse e quelle risorse destinate a tutti gli altri: la produttività generale nel 2011 è di 400 mila euro e sale a 420 mila euro nel 2012. Pur considerando che con la riduzione dei dirigenti sono notevolmente aumentate le responsabilità a carico dei funzionari che gestiscono i servizi, ci è parso giusto valutare anche altri aspetti, come la riduzione generale del potere d’acquisto e, quindi, la necessità di sostenere le fasce più deboli della retribuzione”.

A queste risorse devono aggiungersi quelle destinate ad altre voci contrattuali, come il turno, il rischio esterno e la reperibilità.

Per le posizioni organizzative e per le alte professionalità, invece, sono state stanziate 345 mila euro per il 2011 e 355 mila euro per il 2012.

Accordo raggiunto anche con l’area dirigenziale: anche in questo caso il Fondo risulta diminuito sia per gli adeguamenti normativi che per la riduzione delle figure dirigenziali operata dall’amministrazione: complessivamente ci sono 400 mila euro disponibili per la retribuzione di posizione e quella di risultato e circa 146 mila euro per gli incentivi alla progettazione e l’avvocatura.

 

Le dichiarazioni della Rsu della Provincia di Teramo. La Rappresentanza Sindacale Unitaria della Provincia di Teramo, anche per fare luce sui rispettivi ruoli per la definizione dei fondi 2011 e 2012, evidenzia come si sia addivenuti ad un accordo con la parte pubblica, in merito alle ripartizioni delle varie quote di spettanza dei dipendenti, grazie soprattutto al senso di responsabilità e al paziente lavoro della R.S.U. stessa e dei rappresentanti sindacali provinciali di CGIL, CILS, UIL e CISAL. L’iniziale proposta della parte pubblica di ripartizione del fondo 2012, ben rappresentato da alcuni organi di stampa con il titolo “Tanto a pochi e poco a tanti”, prevedeva una quota pari a 550.000 euro (comprese le retribuzioni di risultato) da devolvere a 47 dipendenti titolari di posizione organizzativa e alte professionalità e solo 261.000 euro per la produttività generale dei restanti dipendenti (circa 300). Proposta che le parti sindacali non accettavano sottolineandone l’inopportunità, vista anche la contingente situazione del comparto del lavoro pubblico, con il blocco dei contratti fino a tutto il 2013, e la generale situazione di disagio economico. Il paziente lavoro di parte sindacale, concretizzatosi con numerosi incontri (circa una decina) con la parte pubblica, è stata condiviso da tutto il personale in un assemblea pubblica che ha visto i colleghi compatti nel rifiutare la proposta dell’Ente, ritenuta offensiva per la dignità di tutti i lavoratori, arrivando a minacciare, pur a malincuore, il blocco degli straordinari in un periodo, come quello invernale, dove l’emergenza è sempre in agguato. La R.S.U., lungi dal voler criminalizzare i colleghi destinatari di incarichi di altra professionalità e posizione organizzativa, ha, fin dalla proposta di riorganizzazione generale dell’Ente, evidenziato come le previsioni di 47 figure apicali, inserite dall’amministrazione all’interno di una struttura che ha visto dimininuire i settori, a discapito di quelli tecnici, aumentando però i vertici, non fosse attuabile viste anche le scarse risorse dei fondi 2011 e 2012. I fatti, purtroppo, ci hanno dato ragione, facendo rischiare alla maggior parte dei dipendenti provinciali (che, giova ricordare, percepisce stipendi medi di 1.100 euro) trovasse in busta paga poche decine di euro di premio di produttività, previsto dal contratto collettivo nazionale per incentivare i comportamenti virtuosi. Va sottolineata, inoltre, la confusione da parte dell’amministrazione nell’individuare compiti e obiettivi di Alte Professionalità e Posizioni Organizzative, travisandone completamente lo spirito, anche nella convinzione, errata, che un funzionario con incarico di alta professionalità potesse sopperire alle carenze strutturali derivanti dalla mancanza di dirigenti tecnici alla guida di settori strategici dell’Ente. Il faticoso accordo stipulato il 20 dicembre u.s., che pure non raggiunge gli obiettivi richiesti dalla maggioranza dei dipendenti in merito al contenimento delle spese per le figure apicali, è stato un buon compromesso dovuto, si ripete, al senso di responsabilità dei sindacati, per tutelare anche i colleghi che in questi mesi, pur essendosi visti privare delle indennità di posizione, hanno continuato a svolgere compiti di responsabilità per l’Ente a cui non sarebbero stati tenuti. La complessa macchina tecnico-amministrativa provinciale, tenuta in piedi dai tanti dipendenti responsabili, anche a costo di sacrifici personali, non è, come certa opinione pubblica vorrebbe far apparire e come recenti notizie di stampa, purtroppo, sembrano confermare, un carrozzone popolato di fannulloni, ma un Ente che eroga servizi ai cittadini, grazie alla professionalità e alle competente dei lavoratori. Lavoratori la cui dignità va rispettata sia come dipendenti che come cittadini e che non dovrebbero lottare per vedersi assegnare le retribuzioni economiche dovute per un servizio svolto spesso in condizioni disagiate, anche psicologicamente. L’aver ottenuto una riduzione dei fondi destinati alle figure apicali da 480.000 euro a 355.000, aumentando il fondo per tutti i dipendenti di 160.000 euro non è una vittoria, nè una gentile concessione dell’Ente, ma un primo passo verso il riconoscimento, da parte dell’amministrazione, del valore di ogni singolo lavoratore, come elemento fondamentale di una struttura amministrativa, come la Provincia di Teramo, che si regge grazie all’impegno costante di ognuno. Ci aspettiamo che il Presidente della Provincia, nel discorso augurale che terrà nella giornata di domani voglia illustrare ai dipendenti quali sono i passi che l’amministrazione vorrà compiere per far sì che il lavoro di ognuno venga equamente retribuito, senza giochi politici o personalismi che nulla hanno a che fare con la buona gestione della cosa pubblica, facendo in modo che la “macchina” Provincia possa andare avanti erogando, al meglio, i servizi che i cittadini meritano di avere da un Ente da sempre al servizio del territorio. I sindacati, e la R.S.U. in particolare, vigileranno sempre affinchè la dignità dei lavoratori venga tutelata prima di tutto, nella consapevolezza che l’Ente, come dipendenti e cittadini, è un bene comune che va valorizzato per il vantaggio di tutti.

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