Controguerra Fondi dalla Regione per dare forma e sostanza al piano idraulico per la riduzione del rischio idrogeologico in tutta la zona di Piane Tronto.
L’amministrazione comunale di Controguerra, anche alla luce di alcuni eventi alluvionali, si è dotata di uno strumento di analisi e successiva pianificazione, redatto dal geologo Giovanni Marrone e dal suo staff di progettazione.
Il progetto definitivo è stato di recente validato dal Genio Civile di Teramo e inserito nella piattaforma ReNDiS della Protezione civile per un importo di poco meno di 400mila euro.
Il piano ha la funzione di individuare il reticolo dei corsi d’acqua principali e secondari, il ripristino di tutti i vecchi tracciati idraulici che dalla collina scendono verso il Fiume Tronto, il dimensionamento delle portate di deflusso e la loro regimentazione.
Lo strumento ha una valenza sul piano della progettazione, programmazione e mitigazione del rischio idrogeologico, e prescrive gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari e programmati periodicamente per il mantenimento efficienti il deflusso corretto delle acque affluenti al fiume Tronto, uno strumento amministrativo dinamico, ed efficace di pianificazione idraulica, unico sulla vallata del Tronto.
“Un ringraziamento va a tutta la Giunta regionale”, sottolinea il sindaco Franco Carletta, ” a partire dal Presidente Luciano D’Alfonso e all’assessore Dino Pepe per aver finanziato le opere per poter attuare il piano idraulico per la riduzione del rischio idrogeologico per la zona Piane Tronto di Controguerra. I lavori inizieranno dopo aver approvato la fase esecutiva della progettazione ed espletate le procedure di gara ad evidenza pubblica”.
“Questo risultato rientra nella strategia di programmazione del nostro Comune”, dichiara il delegato ai lavori pubblici Fabrizio Di Bonaventura, “infatti il programma di mandato prevede la messa in sicurezza del nostro territorio attraverso una serie di interventi e di azioni mirate che dovrebbero consentire le gestione più fluida dell’attività di manutenzione ordinaria. Tutto ciò per evitare che avvenimenti climatici di straordinaria entità mettano a nudo alcune criticità sulle quali possa essere difficile intervenire nell’immediato. Queste risorse sicuramente saranno utili al raggiungimento di tali obiettivi”.