L’uomo, per alcune settimane, sarà ospitato in una pensione di Giulianova, in attesa poi che possa trovare una sistemazione alla Caritas di Pescara ed abbandonare, definitivamente, l’alloggio provvisorio, pericoloso ed insalubre. La mobilitazione che si è generata dietro al caso umano, grazie soprattutto alle sollecitazione degli attivisti del comitato “Dalla parte giusta”, che ha anche presentato un esposto in procura (e ad altri enti territoriali), ha consentito di dare un alloggio al clochard e di portare in superficie una vicenda intrisa di povertà e di disperazione, figlia in parte soprattutto del difficile momento economico che si respira in tutte le latitudini. Nel frattempo, nella zona dove nei mesi scorsi hanno preso forma dei veri e propri accampamenti abusivi, dopo le segnalazioni giunte alle istituzioni, c’è stato un sopralluogo da parte dei tecnici dell’Anas e dei rappresentanti dei Comuni di Giulianova e Tortoreto. L’area al di sotto del viadotto dovrà essere bonificata, eliminando tronchi, rifiuti e ostacoli al deflusso delle acque, mentre saranno chiuse le vie di accesso al ponte, per chi arriva dalla statale per evitare, nel limite del possibile, che si possano ripetere situazioni analoghe.