Una dura presa di posizione contro il vertice della Questura e della Prefettura teramana che impiegherebbe le già esigue risorse umane in compiti diversi da quelli previsti dalla legge. Il segretario provinciale Sap Teramo, Emilio Rajola, e quello regionale, Giampaolo Guerrieri, hanno scritto una lettera al capo della Plizia, Franco Gabrielli per denunciare la situazione teramana che, a detta del sindacato, vedrebbe le forze di polizia teramane “distolte” dalle attività di ordine e sicurezza pubblica, prevenzione, accertamento e repressione dei reati.
In particolare viene criticato l’impegno di due dipendenti della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria impiegati, a rotazione, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 in servizio di vigilanza al Palazzo di Giustizia di Teramo.
“In sostanza”, si legge nella nota, “dovrebbero badare alle Guardie Particolari Giurate armate; circostanza estremamente offensiva sia per il personale delle Forze di Polizia sia per la professionalità delle stesse Guardie Particolari Giurate armate, che sono già qualificate e certificate dallo stesso Signor Prefetto nel rilascio delle dovute autorizzazioni con decreto”.
Inoltre per il Sap la Polizia di Teramo svolgerebbe anche mansioni per la Protezione Civile, con il personale impiegato nel servizio di vigilanza e centralino della Prefettura, che deve ricevere e smistare le varie allerta meteo, allertando i Comuni e gli organi di riferimento, “con logiche susseguenti responsabilità civili e penali, ben sapendo che questa attività dovrebbe essere di precisa competenza di Funzionari prefettizi, pagati anche in regime di reperibilità per questa funzione”.
“Queste preziose risorse di Polizia”, si legge ancora, “dovrebbero essere impiegate per le precipue finalità, ad esempio produrre quotidianamente due pattuglie in più per il controllo del territorio nelle città o nella provincia di Teramo, oppure effettuare indagini di polizia giudiziaria e controlli amministrativi”.
Per questo motivo, il Sap ha invitato Gabrielli ad occuparsi della questione per consentire ai poliziotti di svolgere il proprio lavoro senza doversi vedere accollati incarichi che dovrebbero essere svolti da altri campi della pubblica amministrazione o da ditte private, “poiché la grave carenza di organico che affligge questa provincia, impedisce assolutamente di assecondare ‘i dubbi o le perplessità’ di qualcuno, senza inevitabilmente incrementare i carichi di lavoro a discapito dall’attività di competenza e dell’intera cittadinanza”.