Maltempo e terremoto, il bilancio dell’emergenza della Prefettura di Teramo

Sono stati 14 giorni di intenso lavoro quelli vissuti dalle centinaia di persone che, a qualsiasi livello (comunale, provinciale, regionale e nazionale) si sono avvicendati sul territorio o nelle centrali operative per fronteggiare un evento eccezionale, che ha richiesto l’intervento dell’Esercito e di risorse umane e mezzi provenienti anche da altre Regioni.

Il Centro Coordinamento Soccorsi è stato riunito in via permanente per seguire l’evoluzione della situazione ed adottare, sulla base delle priorità, il programma degli interventi; – la Sala Operativa ha gestito oltre 3.000 segnalazioni, oltre a quelle pervenute alle centrali operative delle FF.OO., VV.F. e 118.

Al 29 gennaio i casi trattati, in mirati e coordinati interventi tra le suddette funzioni, sono stati 2.413, tra i quali assumono rilievo: 442 per raggiungere la popolazione delle frazioni isolate, 30 evacuazioni, 81 interventi extra con spazzaneve e turbine, 583 per favorire interventi dei gestori di servizi essenziali, 106 per consegna viveri e medicinali, 188 per crolli (capannoni, stalle, abitazioni), 250 interventi di natura sanitaria (consegna apparecchi elettromedicali, interventi a favore di soggetti anziani malati, minori, invalidi, donne in gravidanza), 239 consegne di carburante (mezzi, generatori e altro); 44 per recupero animali intrappolati o morti.

La sola Caritas, coadiuvata dai velivoli SAR e dai mezzi del volontariato, ha distribuito 2 mila pacchi viveri, taniche di carburante, generatori di corrente, pannolini per bambini ed anziani, oltre a capi di vestiario e coperte.

La consistenza delle Forze impiegate sul territorio (Esercito, Forze di Polizia, VV.F., Volontariato di P.C. tra cui anche colonne mobili da Valle D’Aosta, Veneto e Lombardia, CNSAS, ENEL (1000 unità), Ruzzo Reti, Provincia, Comune di Teramo) ha raggiunto le 2.639 unità, cui sono da aggiungersi le forze dispiegate dai Comuni; Prefettura di Teramo Ufficio Territoriale del Governo.

Elevato anche il numero dei mezzi impiegati per far fronte all’emergenza, stimati in 1.156 (turbine, frese, pale, spargisale, mezzi di movimento terra, fuori strada, motoslitte, etc.), tra i quali 11 elicotteri. Un numero cospicuo di mezzi è stato fornito anche dalle Regioni Friuli Venezia Giulia (22), Valle D’Aosta (3), Lombardia (1), dalle province di Trento (12), di Ferrara (4) e di Firenze (2), dai Vigili del Fuoco della Svizzera (6) da Autostrade per l’Italia (6), dalla Federazione Italiana Motociclisti (16 motoslitte) e dall’Ass. di volontariato di Livigno (1 turbina). Tali mezzi si sono aggiunti a quelli speciali dell’Esercito (23), Aeronautica Militare (1), Forze di Polizia (27), Vigili del Fuoco (97), 118 (12), CNSAS (111), Volontariato di P.C. (102), Enel (400), ANAS (77), Provincia (204), Comune di Teramo (50), etc..

In occasione della disattivazione dei predetti organismi provinciali di protezione civile, il Prefetto Graziella Patrizi ha ringraziato tutte le componenti che hanno fornito il proprio fattivo apporto per il superamento dell’emergenza Con la disattivazione della Sala Operativa la gestione delle diverse problematiche è ricondotta alle specifiche competenze degli Enti preposti, mentre non verrà meno l’operatività del tavolo tecnico per il soccorso zootecnico presso il Gruppo Carabinieri Forestale di Teramo.

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