Dopo l’emergenza neve e quella elettrica, che secondo l’Enel è in via di normalizzazione, in provincia di Teramo si rischia quella idrica oltre che sanitaria: è quanto emerso nel corso della conferenza stampa del prefetto, Graziella Patrizi, per fare il punto della situazione sulla situazione emergenziale sul territorio.
“Le utenze disalimentate adesso sono 3mila, ci sono problemi di rifornimento dei gruppi elettrogeni – ha detto Patrizi – che si stanno affrontando con ulteriori rifornimenti. Adesso però c’è il problema acqua. A causa dei movimenti franosi potrebbe esserci un’interruzione generalizzata dell’erogazione idrica con la Ruzzo che ci sta presentando un piano per la distribuzione sul territorio delle autobotti”.
Un’emergenza continua in cui si inserisce anche una possibile emergenza sanitaria per il problema relativo allo smaltimento delle carcasse dei tantissimi animali morti sotto le stalle crollate.
Nessuna criticità particolare, infine, per le frazioni che sono state tutte liberate. “C’è il problema di Prati di Tivo, che comunque è stata evacuata – ha spiegato il prefetto – e di San Giorgio di Crognaleto dove ci sono 70-80 persone. Bisogna vedere se vogliono che li si vada a prendere con i mezzi con il
rischio di slavine o se preferiscono restare lì ed avere rifornimenti”.