Bellante, prodotti a km zero nelle mense scolastiche

mario_dipietroBellante. Più prodotti a km 0 e uova biologiche: sono queste alcune novità che da lunedì scorso caratterizzano i pasti del servizio mensa del Comune di Bellante.

Il nuovo menù, voluto dall’amministrazione comunale per migliorare la qualità e il valore nutrizionale dei pasti, favorendo nello stesso tempo l’educazione al gusto dei bambini, è stato approvato dalla Commissione Mensa, composta dai rappresentati dei genitori, del personale scolastico e dell’Amministrazione comunale, con il supporto di un nutrizionista esperto.

Predisposto dalla biologa nutrizionista Carolina Di Ferdinando e condiviso dal sindaco Mario Di Pietro e dall’assessore ai Servizi Scolastici Viviana Di Febo, il nuovo menu comprende alcuni alimenti a km 0, come pane, carne, frutta e verdura (già presenti nel precedente menù), cui vanno ad aggiungersi mozzarelle ed olio extravergine del territorio di Bellante. E’ prevista anche la possibilità di visite guidate nei laboratori artigianali, per una maggiore consapevolezza dei bambini sul ciclo produttivo degli alimenti.

Il servizio mensa è  indirizzato ai bambini delle due scuole della prima infanzia dell’Istituto Comprensivo di Bellante nonchè alle due classi della scuola primaria interessate al tempo pieno, per un totale di 190 pasti giornalieri, con un costo annuo per le casse comunali di 95.000 euro, nonostante l’inevitabile lieve aumento del buono pasto, adottato utilizzando le fasce ISEE per una determinazione più “equa” del costo.

Una particolare attenzione, inoltre, sarà dedicata ai bimbi che soffrono di intolleranze alimentari, in particolare a quelli affetti da celiachia, per i quali è stata predisposta una linea mensa dedicata.

“Per questo” spiega il sindaco “abbiamo fornito alle nostre cuoche un protocollo sulle procedure da seguire per la preparazione dei cibi, per la necessità di gestire diversamente sia i tempi sia gli spazi, al fine di eliminare qualsiasi interferenza. Dobbiamo garantire la massima attenzione per soggetti così piccoli, assicurando un servizio di qualità, che possa dare serenità ai genitori e agli stessi operatori”.

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