Sant’Omero. La burocrazia è la “bestia nera” dell’Italia, a detta di molti, ma quando a questa si unisce un pizzico di superficialità, il gioco è fatto. Anzi, il danno è fatto, perché in questo caso a pagare sono le 25 operaie che fino al 28 febbraio lavoravano per la Fashionable di Villa Ricci, a Sant’Omero.
L’azienda, specializzata nel settore dell’abbigliamento, ha chiuso i battenti e sin da subito le operaie hanno chiesto di poter accedere alla cassa integrazione. Ma finora non hanno ricevuto alcuna risposta dal Ministero. Per questo oggi, accompagnate dal rappresentante sindacale della Femca Cisl, Daniele Giampiero, hanno deciso di chiedere l’intercessione della Provincia di Teramo, affinchè solleciti gli organi competenti. E’ solo un primo passo, in attesa di un nuovo vertice convocato in via Milli per il prossimo 14 ottobre.
A raccontare la storia delle 25 dipendenti della Vibrata è proprio Daniele. “Lo scorso 9 aprile l’azienda ha ricevuto una visita ispettiva: nove operaie, già licenziate dalla precedente proprietà, lavoravano senza assunzione per i nuovi proprietari che solo in un secondo momento hanno formalizzato il contratto d’acquisto”. Da qui, la segnalazione al Ministero che “inspiegabilmente è stata inviata dall’Ispettorato di Teramo solo a luglio. E ce ne siamo accorti solo per caso. Metti poi le ferie d’agosto. Insomma, la documentazione è stata inviata solo a settembre. E, intanto, queste donne aspettano e da 11 mesi sono costrette ad andare avanti senza stipendio, considerato che gli ultimi tre mesi di lavoro non sono stati mai stati retribuiti. E’ chiaro che a questo punto non siamo disposti ad accettare un esito negativo. Se così sarà, saremo pronti a contestarlo”.