Corropoli. Era riuscito con false attestazioni ad ottenere dei finanziamenti pubblici per delle presunte lesioni, dovute al terremoto, alle abitazioni di sette clienti. Così, con l’accusa di tentata truffa aggravata e falsità ideologica in atto pubblico, sono scattate le manette per un geometra di Corropoli, Domenico Grilli di 56 anni, posto ora ai domiciliari.
Grazie ad alcune documentazioni artificiose, infatti, l’uomo aveva indotto in errore l’amministrazione comunale di Corropolie di riflesso la Cassa Depositi e Prestiti ad elargire soldi pubblici, per un valore di circa 100 mila euro, a sette proprietari di case. Crepe alle pareti e tetti pericolanti che necessitavano di essere posti in sicurezza, erano stati segnalati come lavori urgenti da compiere dopo la scossa del 6 aprile 2009. Ma dalle indagini portate avanti dai Carabinieri di Corropoli, guidati dal maresciallo Francesco Farinaro (nella foto), è emerso che le lesioni degli edifici, segnalate come conseguenza del sisma, in realtà erano ben precedenti al terremoto e, dunque, niente affatto riconducibili al forte terremoto ben percepito anche nel teramano. Oltre alle perizie false in cui veniva certificato il nesso di causalità tra i danni alle case e il terremoto, il geometra aveva anche apposto delle firme false sui documenti di inizio di attività dei lavori, lasciando i proprietari del tutto all’oscuro della presentazione di tali certificazioni. L’arresto del professionista vibratiano è stata eseguita dai carabinieri della locale stazione, su ordine di custodia cautelare firmato dal gip del tribunale di Teramo, Marina Tommolini, su richiesta del sostituto procuratore Stefano Giovagnoni. Questo pomeriggio l’uomo sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia, circostanza nella quale potrebbero emergere ulteriori particolari. La vicenda, infatti, è compresa in un’inchiesta più ampia, sempre legata alle false attestazioni sui danni subiti dal terremoto, e potrebbe coinvolgere altre persone.
Manuela Martella