Gli organizzatori, inoltre, ritengono che “la partecipazione all’iniziativa, che ha pochi precedenti nella storia giuliese, è stata sicuramente agevolata da alcuni fattori di carattere sociale ed economico, come la sicurezza stradale, l’incentivo all’economia locale, la voglia di vedere la nostra città più viva e non ultimo l’esigenza di voler esprimere e far sentire le proprie istanze da parte della popolazione più giovane, spesso accusata di disinteresse per tali tematiche. Benché alcuni, in modo superficiale e strumentale abbiano circoscritto la questione all’ambito del divertimento e della movida (anche attraverso comunicati a mezzo stampa, tirando in ballo indegnamente ed a sproposito 25 persone morte durante una traversata), vogliamo sottolineare ancora una volta che le ragioni sono più profonde e di esse la politica, delegata all’amministrazione anche da noi, dovrà necessariamente tenere conto”. Poi le repliche ai due gestori di locali notturni sulla spiaggia che avrebbero criticato la raccolta firma: “a chi ha definito la raccolta firme insensata, affermando in un comunicato stampa che si fa musica “fino a mezzanotte e mezza e stop” ed auspicando il confronto nell’ultima parte di esso (violando in primis il principio logico di non contraddizione), rispondiamo che definire la nostra iniziativa insensata è un’offesa a quelle persone che hanno firmato ed alla libertà di espressione delle proprie idee”. Ringraziando chalet e locali che hanno sostenuto la raccolta firme i giovani giuliesi lanciano un appello: “siamo quasi alla metà di agosto, nulla è stato fatto e difficilmente verrà fatto entro la fine dell’estate, tuttavia speriamo che il prossimo anno, in tempi congrui si possa affrontare la questione ed adeguarsi agli orari dei paesi vicini a Giulianova, in tal senso meno restrittivi per ciò che riguarda l’oggetto della petizione, auspicando una particolare sensibilità dei membri del consiglio comunale a noi più vicini anagraficamente”.