Omicidio Melania Rea, il caso passa a Teramo

mel_reaTeramo. Sono stati consegnati a Teramo i fascicoli relativi all’inchiesta sull’omicidio di Melania Rea, la 29enne di Somma Vesuviana ritrovata accoltellata lo scorso 20 aprile a Ripe di Civitella.

Al caso lavoreranno i sostituti procuratori Greta Aloisi e Davide Rosati, con la supervisione del procuratore capo Gabriele Ferretti. I due si sono incontrati questa mattina con Nazario Giuliani, comandante del reparto operativo provinciale di Teramo: nel corso del vertice è stato deciso che le indagini resteranno comunque delegate ai militari del reparto di Ascoli.

Intanto si fa sempre più probabile l’imminente spostamento al carcere di Castrogno di Salvatore Parolisi, il marito della donna accusato di aver ucciso Melania.

Con buone probabilità i magistrati teramani vorranno predisporre nuovi accertamenti, sebbene sembra che riproporranno la richiesta di arresto del caporal maggiore del Reggimento Piceno. In questo caso, come già anticipato dai legali di Salvatore Parolisi, la difesa dell’uomo potrà fare ricorso al tribunale del riesame dell’Aquila.

Si dichiarano ottimisti Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, che chiedono di rivedere l’autopsia, in quanto il dna femminile ritrovato sotto l’unghia dell’anulare di Melania Rea “ha un valore straordinario, è una traccia da cui partire”.

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