Pescara. Cento palme già sottoposte a trattamento sulla riviera nord, in piazza Primo Maggio e nell’area del Museo Colonna, altre decine di alberature che la prossima notte subiranno l’iniezione di prodotti chimici, regolarmente autorizzati dal Ministero dell’Ambiente, contro il fenomeno del punteruolo rosso. Sono riprese da giorni le operazioni fitopatologiche per la cura delle piante presenti sulla città, non solo le palme canariensis, ma anche platani e tigli per un investimento pari a 63mila 783 euro, senza ritardi né problemi.
Lo rende noto il consigliere delegato al Verde Gianni Santilli ufficializzando l’avvio dell’intervento. Il progetto prevede innanzitutto gli interventi fitopatologici sulle circa 700 palme che ancora costituiscono il patrimonio arboreo pescarese, dopo la rimozione delle ultime 200 colpite dal punteruolo rosso sbarcato sulla costa nel 2007. L’insetto attacca il meristema delle palme, compromettendone la vitalità, depauperando il verde ornamentale e al tempo stesso determinando una situazione di pericolo per l’eventuale distacco di porzioni di piante ormai morte. Sono già 100 le palme sottoposte a trattamento la notte scorsa e dislocate nel tratto di riviera nord compreso tra la Madonnina e lo stabilimento balneare Nettuno, marciapiede lato mare; tra la Madonnina e l’hotel Carlton, marciapiede lato monte; in piazza Primo Maggio e poi nel giardino del Museo Vittoria Colonna.
“Questa notte l’intervento interesserà tutte le palme situate tra lo stabilimento balneare Nettuno e la Rotonda Paolucci, sul marciapiede lato mare” spiega Santilli. “Le palme, come da protocollo, vengono sottoposte a potatura, con la disinfezione dei tagli con insetticida chimico autorizzato dal Ministero e la chiusura dei tagli stessi con mastice o catrame. Quando finiremo il trattamento chimico, riprenderemo quello biologico. Contemporaneamente sono previsti interventi sugli oltre 100 lecci di corso Vittorio Emanuele, colpiti dalla cocciniglia che arreca un danno diretto, a causa della linfa sottratta, allo sviluppo della chioma delle piante. Infine sono previsti interventi di endoterapia sui platani di via Vespucci, via Bruno Buozzi, via Tintoretto, via del Circuito e via Raffaello, colpiti da anni dalla Tingide del Platano, un insetto che pungendo le foglie riduce la superficie fotosintetica degli alberi, mentre i fruitori dei viali infestati possono essere colpiti da rush urticanti se entrano in contatto con l’insetto. Anche in questo caso, dopo la somministrazione dei medicinali chimici, i fori eseguiti sul fusto dovranno essere chiusi con mastice. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta Val Mavone Società Cooperativa Srl di Colledara, in provincia di Teramo ed è già partito, senza ritardi come ha erroneamente segnalato la consigliera Marchegiani che purtroppo, ancora una volta, ha deciso di lanciare allarmismi in piena stagione estiva, senza alcuna preoccupazione di danneggiare l’immagine della città”.