Un anno decisamente intenso quello che sta per concludersi per l’Istituto musicale Braga di Teramo che, dopo l’odissea vissuta per la ricerca di una sede a seguito delle lesioni causate dal terremoto, sembra aver finalmente trovato, nell’edificio dell’ex ospedaletto, il posto giusto.
“Resteremo qui fino al prossimo 31 ottobre” conferma il presidente Sergio Quirino Valente, facendo intendere, tuttavia, la volontà di lavorare per un possibile prolungamento della presenza della scuola in un edificio per il quale si stanno investendo diversi fondi propri per i lavori di sistemazione.
Un periodo di positività, dunque, che segue ad anni difficili, nonostante la statizzazione, con l’aumento delle richieste di ammissione da parte degli studenti, che superano quota 300, di oltre il 20%.
E cresce anche la qualità della didattica, docenti di alto livello, con i nuovi corsi di studio legati all’area del jazz e l’introduzione di quelli di fisarmonica e contrabbasso, così come i legami e le collaborazioni con le altre realtà territoriali come la Sinfonica Abruzzese e il Liceo musicale Delfico, oltre al numero crescente di concerti effettuati in tutta la provincia.
Ma sulla polemica sollevata dal Rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, che si era lamentato del fatto di non essere stato avvisato del trasferimento del Braga dai locali dell’Ateneo, Valente preferisce glissare, commentando solo “se il Rettore ha detto così, avrà avuto e sue ragioni”.
Acqua sul fuoco, dunque, perché con la nuova sede, decorosa e adatta alle esigenze della scuola, si vuole ricominciare a guardare al futuro con ottimismo, lavorando per il rilancio e per dare al Braga una rinnovata identità. A cominciare proprio dalle prossime festività per le quali l’Istituto Braga sarà impegnato in una fitta serie di concerti sul territorio.