Guadini, remi, apparecchiature elettroniche come ecoscandagli, serbatoi per il carburante e persino gamberetti usati come esche per la pesca delle spigole. Da alcune sere al porto di Giulianova, area riservata alle imbarcazioni da diporto i ladri visitano le barche con il chiaro intento di impossessarsi di materiale che può essere facilmente rivenduto al mercato clandestino.
A denunciare gli episodi sono stati gli stessi proprietari di imbarcazioni. Alcuni di loro hanno persino subito il furto del fuoribordo. Nonostante la presenza di telecamere di videosorveglianza all’imboccatura del porto, gli occhi elettronici non sono riusciti a catturare l’azione dei ladri, anche perché gli occhi elettronici non sono puntati in direzione della banchina riservata all’ormeggio delle barche da diporto.
Da tempo i pescatori della zona e i proprietari dei natanti chiedono che la videosorveglianza venga estesa su tutta l’area portuale, anche lungo i due bracci, per scoraggiare i malintenzionati. In passato si sono registrati anche atti vandalici ai danni di pescherecci. Bruciate le reti con l’acido o aperti i tappi di sentina per far affondare i natanti.
Ma la cosa curiosa è che i ladri non si sono accontentati solo di portare via apparecchiature e motori. Nelle ultime due settimane sono stati rubati anche i gamberetti utilizzati dai pescasportivi come esche per la cattura delle spigole. I crostacei lasciati nelle piccole vasche interne alle barche per garantirne la vivacità, sono stati rubati da chi probabilmente ha voluto risparmiarsi la fatica di andare a prenderli tra gli scogli.
Intanto, gli stessi pescatori che hanno subito i furti hanno deciso di organizzare delle ronde notturne per scoraggiare i malintenzionati.