Una decisione che, come sottolineato dagli avvocati Biscotti e Gentile, “è la migliore risposta alla montagna di accuse e calunnie, al linciaggio mediatico subito da Salvatore in questi mesi”. Il riferimento è alle cronache locali e nazionali, da sempre interessate a fare chiarezza sul rapporto che legava Parolisi alla moglie prima della sua morte, avvenuta probabilmente nelo stesso boschetto di Ripe di Civitella dove il cadavere fu trovato lo scorso 20 aprile.
“Parolisi vuole fare chiarezza sull’omicidio della moglie”, ricordano Biscotti e Gentile in proposito, una dichiarazione che mira a far capire la posizione dell’uomo soprattutto dopo la decisione del caporal maggiore di avvalersi della facoltà di non rispondere nell’ultimo interrogatorio, avvenuto lo scorso 24 giugno. “Salvatore non vuole sottrarsi alla ricerca della verità” commentano i legali. L’incidente probatorio servirà a stabilire “ora, luogo, tipo di arma e ogni altro elemento utile a determinare la dinamica dell’omicidio e a individuare l’aggressore o gli aggressori di Melania Rea”.