Teramo, “Farmacie rurali a rischio chiusura”

La mancata presa in esame in Commissione Bilancio della Camera dell’emendamento che innalza le soglie di fatturato delle farmacie rurali per poter ottenere sussidi e agevolazioni, può mettere a rischio i preziosi servizi forniti dalle farmacie rurali della provincia di Teramo presenti nei territori più isolati e disagiati.

“I servizi offerti dalle farmacie rurali – spiega Federfarma Teramo – sono di straordinaria importanza per i cittadini dei paesi più isolati, difficilmente accessibili o dislocati in località di montagna. Parliamo di presidi sanitari preziosi, punti di riferimento essenziali per la cittadinanza, laddove ospedali e distretti Asl non vi sono o stanno chiudendo e dunque lontani e difficili da raggiungere, con particolare riguardo, tra l’altro, per la popolazione più anziana. L’emendamento 59.79 a firma Tancredi-Piccone Ap-Ncd-Udc, ignorato nella seduta del 24 novembre u.s. dalla Commissione Bilancio, proponeva l’innalzamento della soglia di fatturato SSN, ossia il fatturato relativo alle prestazioni del Sistema Sanitario Nazionale. Sul provvedimento in questione era già stato dato il parere positivo della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, che ne aveva garantito la copertura dei costi. Il provvedimento doveva tra l’altro, secondo le promesse fatte, essere inserito nella Legge di Stabilità”.

“Federfarma – conclude – non intende in alcun modo rinunciare e sta già valutando le modalità per la ripresentazione in aula dell’emendamento anche perché, se nulla verrà fatto, diverse farmacie dell’entroterra teramano e non solo rischiano la chiusura”.

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