Una querelle infinita. Nel continuo battibecco mediatico tra Ambiti territoriali di caccia e Guardie ambientali d’Italia sulla questione della possibile vigilanza venatoria da parte delle guardie zoofile, torna il presidente delle Gadit Teramo, Gaetano Ercole, che ribadisce la validità dell’autorizzazione rilasciata dalla Regione, diversa da quella prefettizia. E chiede un confronto pubblico immediato con il presidente dell’Atc Vomano per chiarire, una volta per tutte, i termini della questione.
“Affermare che le Guardie Zoofile delle Gadit non possono eseguire i controlli”, scrive Ercole, “mette a rischio quei cacciatori che, ascoltando le sue parole, si sottraggono ai controlli al personale autorizzato delle Guardie Ambientali d’Italia, rischiando poi sanzioni ben più pesanti, anche penali”.
E ricordando come i controlli venatori servano “a tutelare i cacciatori onesti da coloro che pongono in essere comportamenti irrispettoso della caccia e dell’ambiente”, Ercole ricorda come nonostante il riconoscimento dalla Regione della non cacciabilità della starna, sui siti istituzionale degli Atc Vomano e Salinello non vi sia ancora traccia della notizia.
“A questo punto”, conclude il presidente, “saremo noi a chiedere l’intervento dell’autorità competente affinché verifichi operato degli Atc”.