Omicidio De Meo, udienza rinviata al 15 dicembre. Domani, una fiaccolata per non dimenticare

antonio_de_meoLo sciopero indetto dagli avvocati per oggi fa slittare al 15 dicembre il secondo appello del processo relativo all’omicidio di Antonio De Meo. L’udienza, prevista per questa mattina presso il Tribunale dei Minori dell’Aquila, non ha dunque avuto luogo poiché la controparte, cioè i legali dei tre ragazzi rom minorenni, accusati di aver ucciso con tre pugni al volto il 23enne studente di Castel di Lama la sera del 10 agosto 2009 in seguito a futili motivi, non si è presentata in aula, aderendo così alla protesta in corso.

Due di loro saranno chiamati a rispondere del reato di omicidio preterintenzionale aggravato.

Rammarico per la signora Lucia, la madre di Antonio De Meo, che con i propri legali si è invece presentata regolarmente in tribunale. “Speravo, forse ingenuamente, che per un appuntamento per noi così importante gli avvocati della difesa si sarebbero presentati a prescindere dagli eventi” ha dichiarato la donna. “Ora dovremo aspettare il 15 dicembre per sapere se davvero verrà richiesta la riduzione ulteriore della pena, pari ad otto anni, per i tre imputati. Un pensiero che mi amareggia profondamente, soprattutto perché ciò permetterà a due di loro, attualmente ancora minorenni, di poter rimanere ulteriormente a piede libero. Io e la mia famiglia continuiamo, però, a sperare nella giustizia per il nostro Antonio. Per questo abbiamo organizzato una fiaccolata per domani sera, ore 21, per le vie di Castel di Lama. Per non dimenticare la morte senza un perché di un ragazzo adorabile, figlio e studente modello”.

 

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