Roseto, maxi inchiesta sui rifiuti: stralciata la posizione di Pavone

La procura di Teramo chiude l’inchiesta in merito a presunte irregolarità nell’affidamento della gestione del ciclo dei rifiuti alla Diodoro Ecologia srl a Giulianova, Roseto, Silvi e Mosciano Sant’Angelo.

I pm Luca Sciarretta ed Andrea De Feis, titolari delle indagini, hanno chiuso le indagini e stralciato alcune posizioni. Sono a rischio processo Ercole Diodoro, legale rappresentate della Diodoro Ecologia; Angela Mastropietro, attuale dirigente del Comune di Giulianova (sotto inchiesta anche in un altro fascicolo in merito ad affidamento di appalti) e, all’epoca dei fatti, dirigente del Comune di Roseto; Enrico Marini, ex vice sindaco di Silvi; Alberto Rao, consulente esterno e membro della commissione per affidamento dei servizi; Carlo Durante, funzionario comunale di Silvi; Alessandro Di Marzio, dipendente della Diodoro.

Stralciate altre varie posizioni, tra cui quella dell’ex sindaco di Roseto, Enio Pavone. Fuori dall’inchiesta anche il funzionario di Silvi Nazareno Ferrante, il dirigente del settore Lavori Pubblici di Roseto Lorenzo Patacchini; non più indagato anche Stefano Di Filippo, marito della Mastropietro ed imprenditore, oltre ai dipendenti della Diodoro Agostino Di Febo e Gianluca Ferreo.

Fuori dall’inchiesta anche l’ex sindaco di Mosciano, Orazio Di Marcello. In sostanza, rimangono sotto la lente di ingrandimento gli appalti affidati a Roseto e Silvi.

Gli indagati devono rispondere di abuso d’ufficio, turbativa d’asta e falso. La procura potrebbe ora chiederne il rinvio a giudizio.

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