L’illecito contestato dai finanzieri è quella prevista dall’art. 615-quater del Codice Penale, consistente nel disporre di mezzi di accesso idonei per superare le barriere protettive di un sistema informatico, coperte da password, senza che il titolare di una rete abbia espressamente dato il libero consenso.
L’apparecchiatura elettronica che veniva posta in vendita, era costituita da un kit comprendente una antenna wireless, un amplificatore wi-fi con un dvd masterizzato, riportante il sistema operativo in lingua cinese e l’applicativo in lingua inglese, che in teoria serviva a fare un test di sicurezza sulla propria rete.
In realtà, le successive verifiche effettuate dalle Fiamme Gialle di Giulianova, anche con l’ausilio di tecnici specializzati nel settore, hanno dimostrato che il materiale sequestrato avrebbe consentito di superare il “lucchetto” che appare quando qualcuno non vuol far condividere liberamente l’accesso alla propria rete internet. Tale sistema offerto in commercio avrebbe consentito di “craccare” la rete internet protetta di un altro utente con la possibilità di permetterne l’intrusione abusiva anche senza conoscerne i relativi codici di accesso. L’attività investigativa della Guardia di Finanza prosegue per accertare la provenienza del materiale sequestrato e per verificare eventuali responsabilità di altri soggetti. Nel titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Teramo che ha convalidato il sequestro.