Roseto. Gli agenti si fingono clienti e scoprono che le ballerine si facevano pagare per farsi toccare. Il Personale di questa Squadra Mobile, da marzo, ha avviato un’indagine su un noto night club di Roseto degli Abruzzi, in quanto si era appreso che all’interno le giovani ballerine straniere si prostituivano. Durante gli spettacoli le ragazze si presentavano con il seno scoperto e dietro un corrispettivo in denaro si facevano toccare nelle parti intime, simulando amplessi e chiari atti di natura sessuale.
Tre persone denunciate: Z. M. di anni 58, G. D. di anni 33 e D.B.G. di anni 55. In particolare quest’ultima aveva un ruolo fondamentale: accogliere gli uomini, smistare le ballerine nei vari tavoli e ricevere materialmente il denaro delle prestazioni sessuali.
Formalmente l’importo pagato dai clienti serviva per una bevanda comprensiva della compagnia della ballerina, ma di fatto era un espediente per mascherare il costo della prestazione sessuale, che non rientravano nella prestazione artistica specificata nel contratto di lavoro. Il fatto di corrispondere una somma di denaro per avere in un locale pubblico intimità con una donna, anche in assenza di un rapporto sessuale convenzionale, configura infatti il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione a carico dei destinatari della somma elargita.
Gli elementi probatori raccolti hanno consentito al GIP del locale Tribunale, su espressa richiesta del Pubblico Ministero, di emettere un decreto di sequestro preventivo, a partire dalla serata di ieri
La Questura, a seguito delle indagini, ha segnalato al Comune di Roseto degli Abruzzi la situazione per l’avvio della procedura per la revoca delle licenze amministrative.