Giulianova, ritardi nell’istituzione dell’oasi della foce del Tordino

Sale la preoccupazione tra gli ambientalisti e gli esponenti dell’associazione Amici del parco Annunziata di Giulianova. Nonostante le sollecitazioni e le richieste avanzate negli ultimi due anni per fare in modo che l’area dell’intera foce del fiume Tordino, sino all’altezza del ponte della statale 16 venisse dichiarata ufficialmente oasi naturalistica, nulla ad oggi è stato fatto.

C’è solo una volontà di intenti da parte soprattutto del Comune di Giulianova. Ma serve anche il parere del vicino Comune di Roseto, tenuto conto che il Tordino divide i due territori, e quello della Provincia, alle prese però negli ultimi tempi con i gravi problemi legati al terremoto.

Gli ambientalisti, però, denunciano il grave ritardo nel portare avanti da parte degli organi competenti il progetto di istituzione dell’oasi naturalistica della foce del Tordino che avrebbe dovuto diventare realtà già un anno fa, quindi molto prima che il terremoto impegnasse gli Enti interessati in questioni sicuramente di emergenza e al momento più importanti.

Di fatto questa zona è già un’oasi, manca solo l’ufficialità con gli atti, necessaria anche per determinarne i confini, chiudere eventualmente strade di accesso sul lungofiume che vengono frequentate da persone che poi abbandonano rifiuti di notte.

E con la riapertura della caccia, purtroppo, c’è chi, nonostante la zona sia assolutamente vietata alle doppiette, ha mirato ad alcuni germani reali che affollano da un paio di anni la foce. Senza l’istituzionalizzazione dell’oasi è praticamente impossibile anche accedere a finanziamenti europei previsti proprio per la tutela dell’ambiente con progetti che puntano ad esempio alla creazione di percorsi naturalistici e l’allestimento di punti di osservazione per appassionati di riprese e scatti.

A Giulianova, intanto, gli ambientalisti hanno già fatto sapere che torneranno a sollecitare il Comune chiedendo anche un vertice con gli amministratori rosetani.

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