Giulianova. Fiamme alte oltre 5 metri e una colonna di fumo intenso dall’odore acre che ha iniziato ad invadere tutto il centro del Lido di Giulianova. Erano le 19 quando è scattato l’allarme per un incendio scoppiato all’ultimo piano di una palazzina su tre livelli, in via D’Annunzio, angolo viale Orsini, la stessa che al piano terra ospita il negozio de “La Ragnatela” e altre attività commerciali.
A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno visto la colonna di fumo grigio sollevarsi e persino visibile dalla vicina Cologna Spiaggia. Sul posto immediatamente sono giunte tre squadre di vigili del fuoco di Roseto, le pattuglie dei carabinieri e della polizia stradale di Giulianova, un’ambulanza della Croce Rossa e altri volontari della Cri, pronti ad intervenire qualora all’interno della palazzina fossero state trovate delle persone intossicate o ferite. Per facilitare le operazioni di spegnimento delle fiamme, che sono andate avanti per oltre un’ora e mezza, gli agenti della polstrada hanno bloccato il transito delle auto in via D’Annunzio, visto che i mezzi dei pompieri si sono sistemati tutti dinanzi alla facciata principale dell’edificio. Inizialmente si era sparsa la voce che all’interno del locale andato distrutto dalle fiamme, una mansarda di circa 100 metri quadri, vi fossero due persone, una coppia di anziani proprietaria di quell’appartamento. Dopo un primo controllo, tuttavia, i pompieri hanno escluso la presenza all’interno di tutto lo stabile di persone.
Poco dopo è stato anche rintracciato il proprietario della mansarda, Dante Di Pietro di 80 anni che ha assistito dalla strada inerme alle operazioni dei vigili del fuoco. Nel frattempo carabinieri e polizia hanno creato anche una zona di sicurezza per impedire ai tanti curiosi di avvicinarsi troppo all’edificio anche perché si è temuto che all’interno del locale vi potessero essere delle bombole di gas che avrebbero potuto esplodere. In realtà nulla di tutto questo. Per quanto riguarda i danni causati dall’incendio, secondo i vigili del fuoco la mansarda è andata semidistrutta. Le fiamme a più riprese, infatti, sono tornate ad alimentarsi per la presenza di pannelli di plastica facilmente incendiabili. Intanto, gli investigatori hanno aperto un’inchiesta per scoprire le cause dell’incendio. Sembra che le fiamme siano scoppiate dalla parte retrostante del locale, dove c’era la caldaia, per poi svilupparsi su tutto l’ultimo piano dell’edificio. Non è tuttavia esclusa l’ipotesi di un corto circuito.
Lino Nazionale