Giulianova. Mettono a segno un furto del bar con sala slot “Dimon”, in via Turati a Giulianova.
La fuga, a folle velocità, però termina sulla Statale 80. La refurtiva viene recuperata, uno dei due malviventi finisce in manette, mentre l’altro riesce a far perdere le proprie tracce.
Notte movimentata, quella appena trascorsa, a Giulianova dove i carabinieri della compagnia diretti dal capitano Domenico calore hanno, nella sostanza, sventato il furto all’interno di un bar cittadino.
In carcere, con l’accusa di furto aggravato, è finito Paolo Rave, 36 anni, pescarese, con diversi precedenti alle spalle.
L’uomo, assieme ad un complice, è stato bloccato lungo la Statale 80 mentre a bordo di un Ducato stava cercando di dileguarsi con la refurtiva asportata nel bar: il registratore di cassa e una macchina cambia monete.
I due ladri, attorno alle 4.30, hanno sfondato la porta d’ingresso dell’esercizio commerciale di via Turati ed hanno caricato su di un furgone Ducato (rubato poche ore prima a Pescara) il registratore di cassa in uso al locale e una macchinetta cambia soldi posizionata nella sala slot. I due poi sono ripartiti a velocità sostenuta. Proprio in quell’istante nella zona era di passaggio una pattuglia dei radiomobile, in servizio di controllo notturno.
I militari si sono insospettiti e si sono lanciati all’inseguimento del furgone, che nel frattempo a velocità folle (circa 140 km/h) ha imboccato la Statale 80. Durante l’inseguimento il conducente del mezzo commerciale ha cercato di speronare e buttare fuori strada la gazzella dei carabinieri, senza peraltro riuscirsi.
All’altezza dello stabilimento “Marcafè” il furgone è stato bloccato, mentre sul posto sono giunte anche altre pattuglie a supporto. Uno dei due occupanti, Paolo Rave, è stato fermato e arrestato mentre il complice si è allontanato a piedi. La refurtiva è stata interamente recuperata, mentre il pescarese ha trascorso la notte in una camera di sicurezza della caserma di carabinieri di Giulianova in attesa dell’udienza di convalida.