Teramo, è morta Elena Petrizzi: la bimba di 22 mesi abbandonata in auto per 5 ore

ospedale_salesAncona. La piccola Elena Petrizzi è morta. Lo ha reso noto la Direzione sanitaria del presidio materno-infantile Salesi di Ancona. La morte cerebrale della piccola è stata dichiarata alle 17. Subito dopo è scattato il periodo di osservazione di sei ore, seguito dalla competente commissione medico legale, che alle 23 ha accertato il decesso. Lo scorso 18 maggio scorso Elena era stata lasciata 5 ore in auto dal padre, a Teramo, che era andato a lavorare nella facoltà di Veterinaria convinto di aver già accompagnato la piccola alla scuola materna. Elena non ha mai superato lo stato di coma, nonostante un intervento chirurgico per la riduzione di un vasto edema cerebrale cui è stata sottoposta nelle ultime ore.

”Il quadro clinico -si legge nell’ultimo bollettino medico del Salesi – si è aggravato alle 13 di oggi”. Elena è stata sottoposta ad un elettroencefalogramma, che è risultato piatto. Successivamente è stata fatta un’angiotac ”per la valutazione della flussimetria cerebrale, risultata negativa. Dalle 17 è stata dichiarata la morte cerebrale” ed è scattato il periodo di osservazione di sei ore, condotto da un collegio composto da ”un medico legale, un medico neurologo e un medico anestesista rianimatore”. Alle 23, la dichiarazione di morte e poco dopo i genitori della bimba hanno dato il loro consenso al prelievo di organi. Nella notte l’intervento chirurgico per l’espianto.
La notizia della morte della piccola Elena era già stata annunciata da un giornale online teramano e dall’Ansa e quindi riportata da tutti i quotidiani locali e nazionali. Nel pomeriggio la precisazione del direttore sanitario degli ospedali Riuniti di Ancona, Nadia Storti, che aveva smentito la notizia del decesso, spiegando comunque che sulla piccola che non è mai uscita dal coma spontaneo di quarto grado: “Sono in corso accertamenti per quanto riguarda la morte cerebrale”. Nel tardo pomeriggio nel capoluogo marchigiano sarebbe arrivato il sostituto procuratore della repubblica di Teramo Bruno Auriemma, magistrato titolare dell’inchiesta nei confronti del padre della piccola (Lucio Petrizzi di 43 anni), nei cui confronti, al momento, si indaga per abbandono di minore e lesioni colpose.chiara_sciarrini
Al quinto piano del presidio pediatrico ”Salesi” di Ancona la mamma di Elena, Chiara Sciarrini, in attesa di un altro bimbo che nascerà tra due mesi, difende il marito. ”Non è colpevole di niente – ha spiegato ai microfoni di sky – è un padre esemplare. Quello che è successo a lui poteva capitare a chiunque. Doveva pensare a tutto, tutto doveva essere perfetto e io non mi dovevo preoccupare”.
Livio Petrizzi, docente del Dipartimento di scienze cliniche di Medicina veterinaria di Teramo, la mattina di mercoledì pare avesse tranquillizzato la moglie Chiara, ricercatrice romana della stessa facoltà: Elena era all’asilo e l’avrebbe ripresa prima perché quel giorno sarebbe passato il Giro d’Italia a Teramo. Ma la tappa c’era stata il giorno prima e, purtroppo, Elena al nido ”Pinocchio” alla Gammarana non è mai arrivata. Era rimasta legata sul suo seggiolino, sul sedile posteriore, nell’abitacolo rovente, sotto i 26 gradi di quel giorno, al parcheggio di Viale Crispi a Teramo.
Il professore sarebbe poi uscito dalla facoltà alle 13, convinto di andare all’asilo: ma a quel punto avrebbe scoperto la figlia in auto. Elena era diventata cianotica e non respirava. Il primo soccorso, insieme agli impiegati dell’università, su una scrivania della facoltà. Il 118 la trasporta al reparto di rianimazione del Mazzini di Teramo poi il volo della speranza fino al Salesi di Ancona. Tre giorni dopo Elena non c’è l’ha fatta ma il suo cuore batterà per un’altra piccola vita.

 

Il cuore di Elena per un bimbo di Bergamo. Il cuore della piccola Elena ha salvato un bambino in attesa dell’organo nel Centro Trapianti di Bergamo, il fegato è stato impiantato su un bimbo a Torino, i due reni, destinati a Roma, a quanto si è appreso verranno trapiantati su due piccoli pazienti dell’Ospedale Bambin Gesù.
Così, dalla morte della bimba di 22 mesi lasciata per 5 ore un auto dal padre, a Teramo, hanno tratto nuova vita altri quattro bambini. Lo hanno voluto i genitori di Elena, Chiara Sciarrini, incinta di un’altra bimba, e il marito Lucio Petrizzi, il papà disperato, ma difeso strenuamente dalla moglie.
Il prelievo multiorgano, si legge in un bollettino diffuso dall’Ao Ospedali Riuniti di Ancona, si é concluso questa mattina alle 6. “Terminato il periodo di osservazione alle ore 23 di ieri, e dichiarata la morte della piccola, è partita la complessa organizzazione sanitaria per il prelievo multiorgano.
Operazione iniziata alle 2, in presenza di tutte le equipe coinvolte, giunte da varie parti d’Italia. I reni sono stati prelevati dal dottor Federico Mocchegiani della Clinica Epatobiliare e dei Trapianti degli Ospedali Riuniti di Ancona, per il prelievo del cuore è intervenuta una equipe chirurgica di Bergamo, per il fegato una equipe di Torino.
“Ha seguito tutta l’operazione la dottoressa Francesca De Pace, Coordinatore Ospedaliero (Ospedali Riuniti di Ancona) per la donazione e i trapianti, in stretta collaborazione con il Nit di Milano (Nord Italla Transplant) per le ricerche necessarie e l’allocazione degli organi, con il Crt-Centro Regionale Trapianti diretto da Duilio Testasecca e con il direttore Medico dottor Leonardo Incicchitti, del Presidio materno infantile Salesi”.
Per le situazioni pediatriche, ricorda l’Ao, la lista dei pazienti in attesa è nazionale: “il fegato è stato destinato a Torino, il cuore a Bergamo, mentre i reni a Roma. Al momento i trapianti sono in corso”.  Nadia Storti, della Direzione generale dall’Azienda Ospedali Riuniti, ha “seguito e coordinato tutta la situazione fin dall’arrivo della piccola al Salesi”, il 18 maggio. “Assieme a tutta la comunità ospedaliera, è vicina alla famiglia e in particolar modo ai genitori, che pur nel loro immenso dolore, hanno dato il consenso alla donazione degli organi della piccola Elena”.

”Grazie ai genitori di Elena. Vi siamo vicini perché per noi, oggi, rinasce una nuova speranza”: a parlare è il papà del bambino di nove mesi che oggi, all’ospedale Molinette di Torino, ha ricevuto il fegato della bimba morta dopo essere stata dimenticata in auto dal padre.

Per Luciano Petrizzi l’accusa è omicidio colposo, escluso però il dolo. Si alleggerisce la posizione giudiziaria di Lucio Petrizzi, il papà di Elena. L’uomo è stato formalmente indagato per la prima volta soltanto ieri sera e per il reato di omicidio colposo, secondo quanto previsto dall’articolo 589 del codice penale. Si è trattato della modificazione dell’iniziale ipotesi, informale, di abbandono di minore. Secondo quanto confermato dal sostituto procuratore Bruno Auriemma, raggiunto telefonicamente dall’ANSA, si tratta di reato meno grave di quello di abbandono di minore aggravato dalla morte (art. 591, 3° comma) di competenza della Corte d’Assise e che prevede da 3 a 8 anni di reclusione.
Lo stesso pm ha voluto sottolineare come il suo arrivo ad Ancona sia stato necessario per un colloquio con il padre della piccola, ai fini della valutazione dell’elemento soggettivo del reato, dell’esclusione del dolo e dunque per derubricare l’iniziale contestazione in quella di minore gravità.
”I medici hanno decretato la morte cerebrale della piccola alle 15 – ha detto il magistrato – e da quel momento è stata avviata l’osservazione prevista per legge, che avrebbe dovuto concludersi alle 21 ma che ha portato alle dichiarazione legale di morte alle 23 perché erano necessari altri adempimenti clinici tesi alla verifica del possibile espianto di organi che io stesso ho autorizzato dopo il consenso dei genitori”.

Autopsia domani ad Ancona. Sarà affidato alle 11 di domani mattina negli uffici della Procura di Teramo, dal sostituto procuratore Bruno Auriemma, l’incarico al medico legale per l’autopsia della bimba. La disposizione sarà che venga eseguita dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra domani pomeriggio, nell’obitorio del complesso ospedaliero di Ancona. Successivamente saranno acquisite le cartelle cliniche sia nel presidio ospedaliero dorico sia in quello teramano, dove la bambina era stata portata per un primo soccorso.
L’esame autoptico, secondo quanto si appreso, non dovrebbe comportare tempi lunghi, trattandosi di un esame obiettivo limitato al settore cerebrale, su cui si concentra l’evidenza delle cause probabili di morte della piccola. Subito dopo il magistrato rilascerà ai famigliari il nulla-osta per la sepoltura. Nella serata di ieri lo stesso magistrato, giunto ad Ancona nel pomeriggio, ha notificato a Lucio Petrizzi, il docente universitario padre della piccola Elena, l’informazione di garanzia per omicidio colposo, quale atto dovuto per procedere all’autopsia.

 

 

Foto Ansa


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