Ascoli. Melania Rea è stata colpita mentre era di spalle al suo assassino. È questa la nuova ipotesi che si fa strada nelle indagini sull’omicidio della giovane mamma di Somma Vesuviana, avvenuto un mese fa e ad oggi ancora senza un colpevole.
Mentre si cerca di ricostruire gli ultimi minuti di vita della giovane, ci si chiede infatti se Melania non fosse accucciata a fare pipì quando è stata aggredita dal suo assassino. A sostegno di questa ipotesi il fatto che il cadavere della donna sia stato ritrovato con mutandine e pantaloni abbassati. Nessuna conferma però sembra giungere dall’anatomopatologo Adriano Tagliabracci, che ha condotto l’autopsia sul cadavere della Rea. Il perito è stato infatti interpellato all’uscita dell’udienza che si è tenuta oggi per l’omicidio di Meredith Karcher. “Noi non lo sappiamo” ha affermato alle domande dei cronisti che hanno chiesto se Melania fosse stata aggredita mentre era accucciata. “Di sicuro sappiamo che è stata colpita anche alle spalle”. Tagliabracci, che ha già consegnato un primo rapporto, a breve depositerà la relazione definitiva su come e quando la vittima sia stata uccisa.
Nel frattempo, sarebbero stati finalmente ritrovati gli occhiali da sole di Melania misteriosamente spariti dopo i funerali della donna. A consegnarli alle forze dell’ordine il marito di Melania, il caporal maggiore Salvatore Parolisi. La richiesta era stata inoltrata dopo le esequie della giovane mamma: ad indossarli quel giorno proprio il militare, che aveva dichiarato di averli persi nella confusione. Ora sono stati recapitati.
Intanto il sostituto procuratore Umberto Monti è a Roma per ascoltare la seconda amante di Parolisi, l’ex soldatessa Rosa.