Scuole chiuse a Giulianova anche nella giornata del 2 novembre, su disposizione del sindaco Francesco Mastromauro. La decisione è stata presa per consentire alla squadra dei tecnici, già al lavoro da ieri mattina, si eseguire ulteriori sopralluoghi nelle strutture pubbliche, soprattutto gli edifici scolastici, scossi violentemente dall’ultimo terremoto.
I primi accertamenti hanno permesso di escludere rischi di inagibilità. Ma come forma precauzionale, il primo cittadino ha scelto di far fare ulteriori verifiche. Nel frattempo la macchina della solidarietà si è immediatamente attivata. Alla Prefettura di Teramo è stata comunicata la disponibilità di una serie di strutture ricettive per l’accoglienza di eventuali sfollati.
Amministrazione comunale e Consulta del turismo subito operative sul territorio per capire quante camere potranno essere date alle famiglie sfollate. “Con l’assessore Gianluca Grimi e il presidente della Consulta Marco Di Carlo”, ha spiegato Mastromauro, “abbiamo attivato tutto il sistema per capire come Giulianova possa essere in grado di ospitare le famiglie sfollate, qualora ce ne fosse la necessità. E devo dire che la risposta è stata immediata e mostra lo spirito di solidarietà degli albergatori”.
Complessivamente Giulianova potrebbe accogliere 2500 persone provenienti dai luoghi terremotati perché a conti fatti le camere d’albergo a disposizione sono tra 800 e mille. Un numero importante. Il presidente della Consulta, Marco Di Carlo, ha raccolto l’adesione di un gran numero di strutture ricettive.
“Abbiamo fatto subito un giro di telefonate”, ha puntualizzato il presidente, “siamo stati in grado di fornire alla Prefettura un numero certo. Giulianova è pronta”. La Protezione Civile nazionale ha però dato disposizione che gli sfollati dovranno inizialmente essere accolti dalle strutture ricettive della riviera marchigiana per evitare che si allontanino dai loro territorio.
Solo in caso di emergenza e di saturazione degli alberghi delle Marche potranno essere trasferiti in Abruzzo. Le prime accoglienze sulla costa teramana sono iniziate nella serata di ieri, partendo da nord. “Noi comunque non ci siamo tirati indietro”, ha ricordato l’assessore Grimi, “e in queste ore si è lavorato per avere un quadro della situazione. Siamo stati in costante contatto con la Prefettura e con la Protezione Civile. Sappiamo che la scelta è quella di portare le famiglie terremotate sulla costa marchigiana e poi in Abruzzo, partendo da nord. Se arriveranno anche a Giulianova, noi saremo in grado di dare una risposta importante”.