Giornata lunga e difficile per i teramani, ma anche per tutte le forze che si sono mobilitate dopo la forte scossa di 6.5 di questa mattina.
Restano da effettuare circa 400 interventi.
I pompieri hanno soccorso persone anziane bloccate in abitazioni interessate da crolli, nel comune di Castiglione Messer Raimondo ed evacuato una palazzina a Teramo in via Cavalieri. Ventisei famiglie, che vanno ad aggiungersi al centinaio di sfollati, devono trovare altra sistemazione per una casa costruita solo sette anni fa.
Numerosi gli interventi di verifiche, diversi fabbricati sono inagibili in tutta la provincia.
LA SITUAZIONE NEI COMUNI MONTANI. A Castelli ci sono stati alcuni crolli nel centro storico e sono state chiuse in via precauzionale alcune vie. Alcune famiglie, le cui case sono state dichiarate inagibili, saranno ospitate nelle strutture ricettive del paese. Tre i punti di accoglienza approntati nei quali la popolazione, comprensibilmente spaventata, potrà trascorrere la notte: la palestra del liceo artistico, una struttura a Colledoro e la scuola dell’infanzia a Villa Rossi. Anche a Rocca Santa Maria la scossa di questa mattina ha aggravato una situazione già abbastanza critica. Sono stati segnalati dei crolli in abitazioni già lesionate e, dopo dei primi controlli svolti nella giornata di oggi, sono stati fatti due sgomberi. Un centro di raccolta è stato allestito nella frazione di Macchia Santa Cecilia mentre domani si spera di poterne preparare un altro nel capoluogo. Situazione critica a Castel Castagna dove si sono dovute affrontare le problematiche relative alla presenza di anziani e di diverse persone con disabilità. Diverse le famiglie che saranno accolte nelle strutture ricettive giuliesi, mentre nel paese sono arrivati due container per accogliere la popolazione che presumibilmente questa notte non tornerà nelle abitazioni. Il sindaco Rosanna De Antoniis ha chiuso il centro storico in via precauzionale mentre alcuni crolli sono stati registrati fuori dal capoluogo.