Con l’affidamento delle opere, avvenuto nella giornata di ieri, l’attuale amministrazione rosetana ha di fatto dato il via al processo che porterà entro i prossimi tre mesi a far suonare di nuovo la storica campana del borgo antico di Roseto, in silenzio dall’aprile del 2009, in coincidenza col terremoto dell’Aquila.
Pavone e Fornaciari esprimono soddisfazione e hanno ricordato che “la nostra amministrazione ha lavorato per anni, superando una serie di difficoltà di vario genere sia finanziarie che tecniche, per rispettare un impegno che aveva preso dinanzi alla cittadinanza di Montepagano, dopo anni di assoluto immobilismo da parte del Pd, e che venne richiesto e sancito grazie anche all’impegno del locale Consiglio di Quartiere”.
In una nota hanno poi ricordato l’intricato processo che è stato seguito per arrivare all’affidamento dei lavori. A giugno 2013 venne approvato il progetto preliminare. A novembre 2014 fu dato l’incarico per svolgere le prove e le indagini strutturali e, nel frattempo, furono reperite le somme necessarie per i lavori con un mutuo acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Tra marzo e luglio 2015 venne dato l’incarico per il progetto definitivo, le indagini geologiche, geotermiche e specialistiche. Tra febbraio e marzo 2016 furono sbrigate tutte le fasi propedeutiche e si arrivò così all’incarico e all’approvazione del progetto esecutivo che è culminato, tra aprile e giugno 2016, con la gara d’appalto che è andata un po’ a rilento causa cambio di normativa del codice degli appalti.
“Si tratta dell’ennesima promessa fatta e mantenuta dall’amministrazione Pavone per Montepagano, anche se oggi sono altri a raccogliere i meriti”, puntualizzano i due ex amministratori, “Vogliamo ringraziare per il grande impegno e il lavoro profuso per centrare questo importantissimo obiettivo gli ex consiglieri del borgo, Enzo Pietro Di Giulio e Attilio Dezi, il Presidente del Consiglio di Quartiere, Liberatore Merlitti, e tutti i membri dello stesso che, assieme a tanti paganesi, ci sono stati vicini e ci hanno sostenuto in questo, come in altri ambiziosi, ma concreti progetti per il rilancio del borgo”.