Una nottata movimentata che non ha lasciato indenne nessun territorio della provincia teramana. Già dalle prime ore di questa mattina, soprattutto nei paesi dell’entroterra, sono partite le attività di verifica per comprendere se e quanti danni ha provocato lo sciame sismico che ha ripreso forza nella serata di ieri. Sotto monitoraggio da parte della Provincia i ponti di montagna a confine con le Marche, zona Monti della Laga, e il ponte di Aprati, già lesionato, sul quale sono in corso dei lavori.
Situazione critica ma sotto controllo a Crognaleto, dove in particolare si segnalano alcune cadute di massi soprattutto nella strada che dal paese porta alla frazione di San Giorgio. In tanti hanno scelto di dormire in macchina sebbene il sindaco, Giuseppe D’Alonzo, abbia subito messo a disposizione tutti i Map e abbia lasciato aperto il Comune fino a notte fonda. Verifiche si stanno effettuando proprio in queste ore sia nell’edificio scolastico, che ad una prima analisi non sembra avere avuto danni, sia nella chiesa di Cesacastina che, invece, dovrebbe aver avuto qualche problema. Inoltre, come era prevedibile, si sono aggravate le condizioni già critiche delle strutture già lesionate dai precedenti terremoti.
E si amplia la così detta area rossa anche a Montorio, con l’aumento degli sfollati arrivati ad essere oltre 150. Nessuna segnalazione sulle strade che, al momento, appaiono tutte percorribili mentre i controlli si stanno concentrando soprattutto nelle scuole che non mostrano particolari problemi. Oggi intanto, in Provincia sarà sottoscritto l’accordo per il nuovo polo scolastico, che dovrebbe garantire in futuro una sempre maggiore sicurezza delle scuole. “Il bando è pronto”, ha detto il sindaco Gianni Di Centa, “ma siamo bloccati perché il nuovo codice degli appalti non ci permette di essere centrale di committenza e la competenza in questo senso sarà della Provincia”. La decisione se riaprire le scuole sarà assunta solo nelle prossime ore. Intanto è stata rimandata al 18 novembre l’iniziativa “Niente di personale… solo musica e parole” che avrebbe dovuto svolgersi stasera.
Tanta paura anche a Pietracamela, con gli abitanti usciti fuori di casa, che hanno scelto di trascorrere la notte all’aperto nelle loro auto.
A Valle Castellana, dopo la dichiarazione di inagibilità di un’abitazione, dai primi sopralluoghi si è visto solo il peggioramento di situazioni esistenti con l’aggravamento dei crolli di edifici già lesionati. Sotto controllo anche il ponte che porta ad Ascoli, mentre il sindaco appare propenso a confermare la manifestazione in programma questo fine settimana a Leofara dove si dovrebbe svolgere la Festa della castagna.
Anche a Rocca Santa Maria tanto lo spavento della popolazione ma non sembrerebbero esserci danni nuovi dovuti alle scosse di ieri che, invece, hanno solo peggiorato le situazioni critiche già presenti sul territorio. Nessun problema alle scuole seppure il sindaco, Lino Di Giuseppe, stia pensando di prolungare a chiusura della scuola anche per il ponte dei Santi in modo da poter effettuare con più accuratezza le verifiche necessarie.
Case disabitate ma già dichiarate inagibili sono venute giù a Civitella del Tronto dove, in alcune frazioni proprio sotto la montagna e a Villa Lempa, con le scosse di ieri sono crollate. Qualche problema di viabilità sulla statale all’altezza di Villa Passo con il crollo di un cornicione che ha provocato il restringimento della carreggiata. Le verifiche si stanno concentrando in particolare sulle scuole e anche qui il sindaco, Cristina Di Pietro, non ha escluso che si possa prorogare la chiusura fino al 1 novembre.
Controlli anche a Torricella Sicura dove si sta completando la verifica degli edifici scolastici, nei quali non sembrano esserci stati danni. Crolli, invece, sono stati segnalati nel centro del paese dove in alcune abitazioni, comunque vuote dopo lo sgombero a seguito del terremoto di agosto, sarebbero venuti giù dei muri. E cresce il numero degli sfollati che, in maniera provvisoria, si attesta intorno alle 130 unità.
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