Ascoli. E’ stato trovato l’anello di fidanzamento di Melania Rea. Il gioiello era nel bosco di Ripe di Civitella, lo stesso in cui lo scorso 20 aprile è stato scoperto il cadavere della 29enne di Somma Vesuviana martoriato da 35 coltellate.
Si tratterebbe di un anello d’oro con un solitario. Il ritrovamento risale in realtà al giorno del secondo sopralluogo nella pineta nel teramano, ma la notizia è trapelata soltanto oggi. Sembra che il gioiello si trovasse a una certa distanza dal cadavere, il che infittisce ulteriormente il giallo attorno alla morte della giovane mamma e fa sorgere nuovi quesiti. Che Melania abbia lanciato l’anello contro il suo aggressore? Che lo abbia sfilato dal dito mentre lottava per difendere la sua vita?
Insomma, un “vero rompicapo”, come lo avrebbe definito lo stesso procuratore di Ascoli Michele Renzo al termine del vertice di oggi pomeriggio nel capoluogo piceno che si è concluso con un nulla di fatto.
Salvatore Parolisi, marito della vittima, rimane infatti ad oggi “persona informata sui fatti”, in quanto allo stato attuale non ci sono elementi per trasformare il suo ruolo in quello di indagato. Secondo il pm di Ascoli Carmine Pirozzoli, il caporal maggiore dell’esercito non dovrebbe essere risentito a breve.
Intanto sono stati predisposti per domani nuovi esami sul cadavere di Melania Rea. A quanto si apprende, gli ulteriori accertamenti, che si sono resi necessari per chiarire elementi ancora oscuri alla vicenda, saranno condotti dal medico legale Adriano Tagliabracci. La salma sarà poi resa finalmente ai familiari di Melania.