Saranno un’ottantina i delegati che parteciperanno domenica prossima in Municipio a Teramo all’assemblea dei soci della Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi.
Il programma prevede l’inizio dei lavori alle 10, con i saluti dello sindaco Maurizio Brucchi e del vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Mons. Michele Seccia, cui seguirà l’introduzione del presidente della Deputazione, Walter Capezzali. Il momento culturale della mattinata sarà affidato a Roberto Ricci e Berardo Pio che presenteranno il lavoro svolto sul Codice “Adelbertus Presbiter Aprutinus” dell’anno Mille, conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana, che insieme al Cartulario della Chiesa teramana è il più antico documento esistente della Diocesi e della Città di Teramo.
Seguirà un momento assembleare con un ricordo di Primo Di Attilio e le relazioni degli organismi assembleari. Nel pomeriggio è prevista una visita, guidata dal Deputato Marcello Sgattoni, alla Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta,
In occasione della riunione assembleare sarà possibile disporre del nuovo volume del Bollettino Abruzzese di Storia Patria afferente l’anno 2015, che ospita contributi su vari argomenti di storia regionale. Verrà anche presentato un nuovo volume della collana “Bibliografica/archivistica”.
La Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi è stata fondata nel 1888 quale Società di Storia Patria e nel 1910 elevata a Regia Deputazione (R. D. n. 264 del 16. 10. 1910). Tra i suoi scopi, il compito di favorire e valorizzare gli studi storici regionali, principalmente attraverso la pubblicazione ed illustrazione di documenti riguardanti la storia della Regione nonché di quei territori che in passato ne fecero parte o ebbero rapporti con essa, e di coadiuvare gli studiosi fornendo servizi culturali anche mediante le nuove tecnologie. Collabora – in Italia e all’estero – con tutti gli Enti, Associazioni, Istituzioni che perseguono gli stessi fini. Organizza Convegni e Mostre. La Deputazione non ha fini di lucro e provvede all’attuazione dei propri compiti istituzionali con i proventi che le derivano dalle quote sociali, da altri contributi di Enti pubblici e donatori.