Silvi, nuovo ripetitore per cellulari: ragazzo disabile a rischio

ripetitore-cellulariSilvi. Negli ultimi giorni, presso il bivio per Atri, si stanno eseguendo die lavori per l’installazione un’antenna della rete telefonica mobile; ma nei pressi abita un ragazzo disabile e la famiglia lancia l’allarme per la forte e probabile incompatibilità dell’impianto con un apparecchio sanitario indispensabile alla vita del ragazzo. Alla mobilitazione popolare partecipa anche Legambiente che richiede un Piano antenne.

E‘ affetto sin dalla nascita da tetraparesi spastica, il ragazzo residente a Silvi, nei pressi del ripetitore cellulare di recente installazione che potrebbe provocargli seri rischi per la saluta, a causa dell’incompatibilità con la pompa elettronica che porta impiantata nell’addome e che gli somministra ciclicamente medicinali indispensabili alla vita quotidiana. Macchinario che potrebbe subire scompensi con le onde elettromagnetiche emanate dal potente antennone. Il circolo territoriale di Legambiente Terre del Cerrano si è fatto portavoce delle richieste e delle preoccupazioni della famiglia del ragazzo e ha pertanto richiesto alla Asl e all’Arta di Teramo di intervenire con estrema urgenza, al fine di ottenere la temporanea sospensione di tutte le attività attualmente in corso per l’attivazione dell’impianto ripetitore, in attesa di stabilire in modo certo – e prima dell’attivazione dell’impianto – la suddetta incompatibilità.

 

Ma se la famiglia si è adoperata per vie legali, l’associazione ambientalista ha intrapreso quelle amministrative: “Legambiente è fermamente convinta che solo attraverso un piano antenne si potrà evitare il proliferare incontrollato delle antenne, regolando la loro localizzazione e permettendo così anche l’eventuale delocalizzazione di antenne già presenti”, precisa Michele Cassone, della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo e presidente del Circolo Terre del Cerrano; “Il Sindaco ha annunciato un’ordinanza in merito, ma questa non sospende le emissioni dell’antenna come promesso, bensì dispone solo che per 30 giorni il funzionamento dell’antenna sia al minimo della potenza».

Intanto, per sabato il gruppo Terre del Cerrano ha chiesto al sindaco Gaetano Vallescura di convocare un’assemblea pubblica, al fine di spiegare meglio la specifica situazione che tanto preoccupa la cittadinanza e la famiglia del giovane disabile. “Si è in attesa di sapere dal Comune se ci sono altre richieste di attivazione e soprattutto di formalizzare con i cittadini di Silvi, con i loro comitati e con Legambiente, l’impegno di adottare in tempi certi e brevi un piano antenne, elaborato e condiviso, che tuteli la salute della popolazione e il paesaggio. Un piano che preveda un costate monitoraggio dei valori di campo di tutte le antenne presenti a Silvi e la pubblicità dei dati rilevati; un piano che preveda la possibilità di delocalizzare eventuali antenne già presenti e ricadenti all’interno di aree ritenute non idonee dal piano stesso”, conclude Cassone.

La replica del sindaco Vallescura: “Non c’erano le condizioni per spegnere l’antenna”. Arrivata la risposta del primo cittadino di Silvi, che si dice forzato dalla “sterminata giurisprudenza e dalle numerose sentenze che hanno sempre condannato gli enti locali che hanno tentato di spegnere le antenne cellulari a pagare elevate somme di denaro di risarcimento alle compagnie telefoniche” nel aver dovuto sostituire una prima ordinanza che imponeva lo spegnimento dell’antenna per 20 giorni, con una seconda che, invece, mantiene per 30 giorni il ripetitore a regime minimo di onde trasmesse. ““Non c’erano condizioni per poter spegnere l’antenna” ha dichiarato, “nessun sindaco ha questo potere, considerato i pareri dell’Arta e dell’Asl che attestano che le emissioni non sono nocive. Ora ho ordinato sempre con la stessa ordinanza che l’Arta faccia ulteriori controlli ma non sulla singola antenna ma considerando le sovrapposizioni delle emissioni delle antenne limitrofe e vicine. Nonostante tutto stavo per evitare l’accensione dell’impianto rischiando di grosso vista che è una forzatura;  sull’impianto, essendo stato accesso alcune ore prima, non ho potuto far altro che far abbassare i livelli al minimo, che già al masismo i pareri non considerano nocivi; resta il mio impegno per tutelare i cittadini e questo ragazzo e la sua famiglia con il quale ho avuto un confronto leale”. Silvisindacoantenna

In merito al Piano antenne esortato da Legambiente, Vallescura risponde: “Resta, dunque, il nostro impegno per approvare il piano antenne ed inoltre ho scritto all’Arta ordinando rapidi controlli e una mappatura delle antenne. Sono pronto a confrontarmi con tutti, senza problemi e pregiudizi, ed al presidente locale di Legambiente Michele Cassone. Accetto l’invito per un confronto chiaro e leale  visto che ho scritto anche alle Ferrovie; perché anche loro, sul loro tracciato, hanno un antenna in pieno centro di Silvi e vorrei sapere che impatto ha e propongo a Legambiente  un incontro pubblico anche con la cittadinanza di quella zona”.

Daniele Galli

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